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QUALITA'
Frutta e verdura: meno pesticidi, più
eccessi
Quadro abbastanza positivo, ma non mancano record e presenze
fuorilegge
La frutta e verdura in Italia è
sana: le dosi di pesticidi e fitofarmaci sono in calo, anche se non mancano
picchi di utilizzo e cattive pratiche persistenti.
Questo il messaggio generale di Pesticidi nel piatto 2012, ricerca annuale
di Legambiente relativa ai residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli
e derivati commercializzati in Italia. Gli studiosi hanno sia condotto
analisi a campione che analizzato i dati ufficiali, provenienti da ARPA,
ASL ed uffici regionali locali.
Il quadro di base è positivo, con il 64% dei campioni privo di
residui chimici: diserbanti, insetticidi, fungicidi.
Detto questo, non mancano elementi negativi: i campioni fuorilegge, seppur
in livello infimo ed in diminuzione (solo lo 0,6% del totale); stesso
andamento per i vegetali multi-residuo, passati dal 18,5% al 17,1%. In
aumento, invece, i campioni da record, nell'uva (9 sostanze), vino (8
sostanze), mele (6 sostanze) arance (5 sostanze).
Così, riassumono gli esperti di Legambiente, il quadro di base
"E' abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi
anni che vede diminuire, seppur lentamente, l'uso delle molecole chimiche
per la produzione agroalimentare".
Tuttavia, oltre ai difetti emersi, vi è un altro grande problema,
la mancanza cioè di una norma specifica che disciplini l'impiego
di più sostanze e sui limiti di più prodotti su un singolo
alimento, i cosiddetti multi-residuo. (Matteo Clerici - www.newsfood.com)
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