QUALITA' La mela che non diventa mai scura
è stata lanciata sul mercato. Lo ha deciso la Okanagan Specialty
Fruits, una piccola azienda americana che produce frutta. Si chiama Artic
Apple e sta cominciando a sollevare la polemica nel Paese dove sarà
presto commercializzata: gli Stati Uniti. La particolarità della
mela è che, una volta affettata e sbucciata, non scurisce. Si tratta
infatti di un frutto geneticamente modificato. E’ fornita di un
gene sintetico che riduce in maniera drastica la produzione di ossidasi
di polifenolo, l’enzima responsabile del processo. La produzione
del frutto è stata giustificata dal titolare dell’azienda,
Neal Carter. In questo modo, spiega, a tavola sarà possibile servirsi
di uno o più spicchi di mela che, una volta fatta a fette, non
diventa marrone. A volte infatti, risulta essere impegnativo, per i commensali
cibarsi di una mela intera. Un’esigenza di “personalizzazione
del consumo” dunque che non poteva mancare in un’epoca in
cui tutto appare disegnato attorno alle volontà dell’individuo.
Negli Stati Uniti, spiega lo stesso Carter, sembra che il consumo di frutta
pro-capite stia calando, passando dagli oltre 10 chili consumati all’anno
negli anni 80, a meno di 8 attuali. La mela sembra essere comunque uno
degli snack preferiti dagli americani. Il problema risiederebbe proprio
nella dimensione eccessiva del frutto e nel fatto che attualmente le fette
di mela vengano trattate dai cittadini comuni con limoni ad esempio, per
decelerarne l’inevitabile decadimento estetico. La mela OGM dunque
risolverebbe entrambi gli inconvenienti. Un’altra peculiarità
risiederebbe nella crudezza. Si tratta infatti del primo cibo OGM introdotto,
da consumare direttamente, senza l’aiuto di processi di macinazione
o cottura. Dagli anni 90 infatti negli Stati Uniti sono stati commercializzati
altri alimenti contenenti geni sintetici, ma mai cibi di questo tipo.
Il Governo ha già dato il suo assenso alla messa in circolazione
della Apple Artic. Ora tocca al Ministero dell’Agricoltura aprire
un periodo di 60 giorni in cui gruppi di consumatori o cittadini comuni
potranno esprimere proteste o dissensi. Molte sono infatti le voci di
opposizione che si stanno levando contro la commercializzazione. Quella
del Northwest Horticultural Council sembra una delle più agguerrite,
sostenendo che la Apple Artic farebbe perdere alle mele la loro peculiarità,
l'immagine di frutta sana e naturale. Sul piede di guerra anche Lucy Farrat,
coordinatrice di un gruppo anti OGM canadese. Si potrebbe infatti instaurare
una specie di truffa ai danni dei consumatori. Dato infatti che la mela
non scurisce mai, anche una volta marcia, continuerebbe a mantenere
intatte le sue caratteristiche esterne, e sembrerà fresca.
(www.net1news.org)
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