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QUALITA'
Guerra di arance e di aranciate: scontro governo-maggioranza
Braccio di ferro tra il governo e la sua maggioranza anche nella cosiddetta
''guerra delle arance'', in discussione alla Camera: il ministero dell'Economia
ha detto ''no'' alla procedura accelerata per approvare il disegno di
legge Pdl-Pd-Udc che alza dal 5% al 20% la concentrazione di succo di
frutta nelle aranciate, osteggiata dalle industrie produttrici.
La decisione del governo ha suscitato
la dura reazione del presidente della commissione Agricoltura, Paolo Russo
(Pdl), il quale ha detto che la legge sarà comunque approvata.
Il 22 maggio scorso era arrivata a tutti i membri della commissione Agricoltura
una lettera di Ettore Fortuna presidente di Mineracqua, cioè l'Associazione
delle aziende produttrici di bevande analcoliche, che criticava il disegno
di legge bipartisan (presentato da Nicodemo Oliverio del Pd, Viviana Beccalossi
del Pdl e Ida D'Ippolito dell'Udc). Le ricette dell'aranciata, scriveva
Fortuna, ''sono state studiate, messe a punto e testate nel corso di anni
ed una variazione della ricetta può comportare un cambiamento nel
gusto della bevanda che il consumatore può non riconoscere e quindi
non accettare''. ''Ai supposti vantaggi economici per i produttori di
frutta – si leggeva ancora nella lettera – conseguirebbero
svantaggi per le imprese e per i consumatori per i quali non ci sarebbe
alcuna ricaduta positiva in tema di salute''. La commissione ha comunque
proceduto e il presidente Russo aveva firmato l'istanza per chiedere al
presidente della Camera, Gianfranco FIni, l'approvazione del testo in
sede legislativa, cioè direttamente in commissione senza passare
per l'aula. Ma ecco la doccia fredda, con il 'no' del governo all'approvazione
con procedura accelerata: ''Considerato il parere contrario espresso dal
ministero dell'Economia e delle Finanze – ha scritto il ministro
per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda – si ritiene di non
poter comunicare l'assenso del Governo in ordine al trasferimento in sede
legislativa del provvedimento''. "Il diniego del ministro dell'Economia
non ci farà cambiare idea – ha tuonato Russo – nei
confronti di un'iniziativa che rappresenta una rivoluzione culturale in
fatto di stili di vita alimentari oltre che un modo per promuovere l'agricoltura
italiana. Evidentemente hanno prevalso oscure ragioni lobbistiche che
nulla hanno a che vedere con quelle degli agricoltori italiani e dei consumatori''.
''Il ministro dell'economia comprenderà – ha aggiunto Russo
– come, prima la Commissione e poi l'Aula, sapranno portare sulla
tavola degli italiani aranciate vere e non finzioni e raggiri. Sempre
il ministro proverà poi anche a spiegare in aula, senza imbarazzi
e rossori, che vuole che gli italiani, i ragazzi italiani, a dispetto
di quel che dice il suo collega Balduzzi, bevano meno arance e più
zuccheri. Ovviamente – conclude il presidente della commissione
Agricoltura – ricalendarizzeremo in regime ordinario la proposta
di legge affinché sia l'aula ad approvarla presto''.
Il 22 maggio scorso era arrivata a tutti i membri della commissione Agricoltura
una lettera di Ettore Fortuna presidente di Mineracqua, cioè l'Associazione
delle aziende produttrici di bevande analcoliche, che criticava il disegno
di legge bipartisan (presentato da Nicodemo Oliverio del Pd, Viviana Beccalossi
del Pdl e Ida D'Ippolito dell'Udc). Le ricette dell'aranciata, scriveva
Fortuna, ''sono state studiate, messe a punto e testate nel corso di anni
ed una variazione della ricetta può comportare un cambiamento nel
gusto della bevanda che il consumatore può non riconoscere e quindi
non accettare''.
''Ai supposti vantaggi economici per i produttori di frutta – si
leggeva ancora nella lettera – conseguirebbero svantaggi per le
imprese e per i consumatori per i quali non ci sarebbe alcuna ricaduta
positiva in tema di salute''.
La commissione ha comunque proceduto e il presidente Russo aveva firmato
l'istanza per chiedere al presidente della Camera, Gianfranco FIni, l'approvazione
del testo in sede legislativa, cioè direttamente in commissione
senza passare per l'aula. Ma ecco la doccia fredda, con il 'no' del governo
all'approvazione con procedura accelerata: ''Considerato il parere contrario
espresso dal ministero dell'Economia e delle Finanze – ha scritto
il ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda – si ritiene
di non poter comunicare l'assenso del Governo in ordine al trasferimento
in sede legislativa del provvedimento''. "Il diniego del ministro
dell'Economia non ci farà cambiare idea – ha tuonato Russo
– nei confronti di un'iniziativa che rappresenta una rivoluzione
culturale in fatto di stili di vita alimentari oltre che un modo per promuovere
l'agricoltura italiana. Evidentemente hanno prevalso oscure ragioni lobbistiche
che nulla hanno a che vedere con quelle degli agricoltori italiani e dei
consumatori''.
''Il ministro dell'economia comprenderà – ha aggiunto Russo
– come, prima la Commissione e poi l'Aula, sapranno portare sulla
tavola degli italiani aranciate vere e non finzioni e raggiri. Sempre
il ministro proverà poi anche a spiegare in aula, senza imbarazzi
e rossori, che vuole che gli italiani, i ragazzi italiani, a dispetto
di quel che dice il suo collega Balduzzi, bevano meno arance e più
zuccheri. Ovviamente – conclude il presidente della commissione
Agricoltura – ricalendarizzeremo in regime ordinario la proposta
di legge affinché sia l'aula ad approvarla presto''. (http://www.blitzquotidiano.it)
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