QUALITA'

Free Wine - Il Gusto del Benessere, vini salubri

Sempre più consumatori di tutto il mondo chiedono ai produttori, vini ad alta concentrazione di salubrità. Un vino nel quale sia possibile riconoscere la materia prima, l’uva, e il cui consumo, per quanto moderato, non sia ipotecato da probabili, effetti collaterali dannosi: capita spesso, dopo aver assaggiato anche vini famosi, “grandi”, di ritrovarci con un bel mal di testa!
Freewine è un disciplinare che permette di apportare riduzioni della quantità di solfiti aggiunti nei vini. In questo modo i vini riescono a regalarci la massima espressione del vitigno e del territorio. Il progetto Freewine e nato quattro anni fa dalla ricerca della massima salubrità nei vini. Oggi il numero delle cantine italiane aderenti al progetto e arrivato a 30 da Nord a Sud, con un ampia gamma di tipologie di vino come Franciacorta, Lugana, Pinot grigio, Amarone, Muller Thurgau, Barbera,Merlot etc. Sappiamo che l’emicrania è la risposta del nostro organismo alla presenza di un allergene, un conservante del vino, l’anidride solforosa (i famosi “solfiti). Alcune persone ne soffrono più di altre la presenza per questo la cultura moderna, più sensibile a comportamenti salutari, ne diffida e chiede di limitarne l’uso, eliminandola del tutto laddove è possibile.
Finora il vino era totalmente dipendente dalla presenza dei solfiti: in piccola parte può essere prodotta naturalmente, poi si aggiunge dell’altra in varie fasi della produzione per assicurare la conservabilità nel tempo del vino stesso. La quantità massima utilizzabile è stabilita per legge, e normalmente i vini bianchi (e gli spumanti) ne richiedono un po’ di più dei vini rossi. Per questo, oggi, tutte le etichette sulle bottiglie di vino devono riportare la scritta “Contiene solfiti”, se la concentrazione supera i 10 mg al litro. Grazie alle ultime scoperte in campo enologico e ad alcune innovazioni tecnologiche, è possibile realizzare vini con un contenuto in solfiti molto basso. Sono i vini delle aziende che aderiscono al progetto Freewine. L’obiettivo finale è di arrivare a quota “zero solfiti aggiunti”, a vantaggio della salubrità e naturalità dei loro vini. Pochi solfiti, significa produrre vini di ottima qualità dal sentore fresco e fruttato.
Il progetto si avvale del supporto scientifico del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e dell’Istituto di Biologia e Biotecnologie Agrarie del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa.
Freewine rappresenta una nuova possibilità, un’opportunità di distinzione per cantine che guardano al futuro e a consumatori soddisfatti.

Carmen Pascu
Emilian Pascu


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