QUALITA'

Stati Generali anticontraffazione Ferrua, Federalimentare: più impegno per tutela made in Italy

“Federalimentare stima che l’attività di contraffazione dei prodotti alimentari italiani, insieme al fenomeno dell’italian sounding, abbiano un enorme giro d’affari mondiale, valutato intorno ai 60 miliardi di euro, poco meno della metà del fatturato dei prodotti originali, 127 miliardi di euro, e più di 2 volte l’export italiano, stimato in 25 miliardi di euro per il 2012. In Italia il fenomeno è decisamente marginale a conferma della garanzia di qualità del settore agroindustriale nazionale. Il consumatore italiano, pertanto, è certo della sicurezza dei prodotti alimentari che trova ogni giorno sul mercato”. Così il Presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua Magliani, agli Stati Generali per la Lotta alla Contraffazione indetti dal Ministero dello Sviluppo Economico e Confindustria e svoltisi oggi a Milano al Palazzo delle Stelline. “Per combattere contraffazione e imitazione – ha proseguito il Presidente Ferrua - Federalimentare insiste da tempo su una serie di iniziative urgenti e coerenti con la necessità di risollevare l’economia. È necessario potenziare le competenze dei desk anticontraffazione, costituire nei Paesi più critici delle reti di studi legali di riferimento, rafforzare il coordinamento con le forze di polizia UE ed extra UE, definire accordi bilaterali per la tutela dei prodotti e in particolari quelli DOP, realizzare campagne di comunicazione sul valore del prodotto realmente italiano, aumentare le relazioni con i principali attori del canale ho.re.ca. e della grande distribuzione per favorire l’ingresso e la permanenza sui mercati esteri di prodotti autenticamente italiani. In tutto questo – ha aggiunto il Presidente Ferrua – il settore agroindustriale non può essere lasciato da solo, ma avere al suo fianco le istituzioni e per questo auspico la più rapida possibile messa a regime della nuova agenzia per il commercio estero”. La contraffazione, che taglia complessivamente il fatturato potenziale degli esportatori alimentari italiani di ben 6 miliardi di euro ogni anno, ha punte enormi in Nord e Centro America, dove insieme all’italian sounding da’ vita a un giro di affari superiore ai 27 miliardi €, ma è un fenomeno purtroppo percepibile anche in Europa con ben 22 miliardi €. (Stime in Euro) EUROPA E AFRICA ASIA E OCEANIA NORD E CENTRO AMERICA SUD AMERICA TOTALE Contraffazione € 1 Mld € 1 Mld € 3 Mld € 1 Mld € 6 Mld Italian Sounding € 21 Mld € 4 Mld € 24 Mld € 5 Mld € 54 Mld Contraffazione + Italian Sounding € 22 Mld € 5 Mld € 27 Mld € 6 Mld € 60 Mld Fonte: ICE/Federalimentare “La rinomata qualità dei nostri prodotti alimentari – ha concluso il Presidente Ferrua – non dipende solo dalle materie prime ma dall’eccellenza dei processi di trasformazione e dalla capacità dell’Industria italiana di sapersi innovare tecnologicamente restando fedele alla tradizione. Se vogliamo davvero continuare a portare sugli scaffali di tutto il mondo sempre più prodotti Made in Italy dobbiamo favorire la crescita dimensionale delle nostre imprese, introducendo misure di fiscalità agevolata per le operazioni di fusione e acquisizione, oltre che per sostenere gli investimenti per la promozione all’estero ”. (www.federalimentare.it)


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