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QUALITA'
Biologico, Catania: settore in salute che continua a crescere. Lavorare
per sfruttare le opportunità
"Il mercato del biologico in Italia continua a crescere ed è
uno tra i settori del nostro agroalimentare che gode di migliore salute;
la fiducia dei consumatori verso il biologico infatti continua a premiare
la qualità ambientale e le garanzie di questo metodo di produzione.
Anche i dati di produzione del biologico italiano danno una fotografia
tutto sommato positiva del settore: l'Italia per superfici biologiche
e per numero di operatori resta ai primi posti in Europa e nel mondo.
Dobbiamo comunque ancora impegnarci molto per strutturare meglio le filiere
produttive, in modo da far intercettare al nostro sistema di imprese italiane
le opportunità che il mercato offre".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Mario Catania, ha commentato le prime anticipazioni dei dati sulle produzioni
biologiche italiane relative al 31/12/2011, fornite dagli Uffici del Mipaaf.
Dalla prima analisi dei dati forniti al Ministero dagli Organismi di Controllo
(OdC) operanti in Italia al 31 dicembre 2011, sulla base delle elaborazioni
del SINAB - Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica,
risulta che gli operatori del settore sono 48.269 di cui: 37.905 produttori
esclusivi; 6.165 preparatori (comprese le aziende che effettuano attività
di vendita al dettaglio); 3.906 che effettuano sia attività di
produzione che di trasformazione; 63 importatori esclusivi; 230 importatori
che effettuano anche attività di produzione o trasformazione.
Rispetto ai dati riferiti al 2010 si rileva un aumento complessivo del
numero di operatori dell'1,3%.
La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per
gli anni passati, la Sicilia seguita dalla Calabria tra le regioni con
maggiore presenza di aziende agricole biologiche; mentre per il numero
di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta
all'Emilia Romagna seguita da Lombardia e Veneto.
La superficie coltivata secondo il metodo biologico, risulta pari a 1.096.889
ettari, di cui circa 800.000 hanno già terminato il periodo di
conversione, con una riduzione complessiva, rispetto all'anno precedente,
pari a circa l'1,5%.
I principali orientamenti produttivi sono i cereali, il foraggio e i pascoli.
Segue, in ordine di importanza, la superficie investita ad olivicoltura.
Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie
allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un consistente
aumento del numero di capi per suini, ovini, caprini e avicoli.
I dati completi del biologico italiano e tutti i dettagli produttivi elaborati
dal SINAB, saranno resi noti in occasione della fiera SANA - Salone Internazionale
del biologico e del naturale, in programma a Bologna dall'8 settembre.
(www.politicheagricole.it)
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