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QUALITA'
Il sistema di controllo della produzione biologica
Relazione speciale della Corte dei conti europea
Il controllo di gestione della Corte
dei conti si è focalizzato sull'efficacia del sistema di vigilanza
per la produzione biologica e su come le varie istituzioni coinvolte (Commissione
UE e autorità competenti, organismi di accreditamento e organismi
di controllo degli Stati membri) abbiano svolto il loro ruolo in relazione
sia al sistema di controllo all'interno dell'UE, che alla gestione dei
regimi d'importazione attualmente in funzione.
Secondo la Commissione, i consumatori dell’UE dovrebbero essere
certi che le mele biologiche o la carne bovina biologica che acquistano
presso il supermercato locale siano stati prodotti nel rispetto di norme
rigorose. Il sistema di controllo per i prodotti biologici, come definito
dai regolamenti UE, mira a garantire che i processi di produzione siano
conformi ai principi “biologici”. Per i prodotti biologici
originari dell’UE, gli Stati membri sono tenuti ad instaurare un
sistema di verifiche. Gli organismi di controllo, che svolgono queste
verifiche a livello dei singoli operatori (produttori, trasformatori e
importatori), sono fondamentali nell’ambito di tale sistema. I prodotti
di paesi terzi possono essere considerati “biologici” se le
norme di produzione e il sistema di controllo ad essi applicati sono considerati
equivalenti a quelli vigenti nell’UE.
La Corte ritiene che occorra rimediare alle debolezze evidenziate dall'audit,
al fine di fornire garanzie sufficienti sull’efficace funzionamento
del sistema e non rischiare di minare la fiducia del consumatore.
La relazione speciale n. 9/2012 della Corte giunge alla conclusione
che alcune autorità competenti negli Stati membri non svolgono
in modo sufficiente il proprio ruolo di vigilanza sugli organismi di controllo.
Emerge che alcuni organismi di controllo non hanno soddisfatto i requisiti
stabiliti dall’UE e non hanno colto l'opportunità di attuare
alcune buone pratiche. La Commissione non ha svolto audit sui sistemi
di controllo degli Stati membri tra il 2001 e il presente audit della
Corte. Inoltre, le autorità competenti negli Stati membri hanno
difficoltà ad assicurare la tracciabilità dei prodotti biologici
all'interno del territorio sul quale hanno autorità e tale tracciabilità
è ancora più difficile per i prodotti che hanno varcato
le frontiere. Per i prodotti biologici importati, sono emerse debolezze
anche nei sistemi che disciplinano i diversi regimi d’importazione.
Queste ed altre conclusioni sono illustrate diffusamente nella relazione
speciale.
Viene poi formulata una serie di raccomandazioni per porre rimedio alle
debolezze riscontrate durante l’audit della Corte.
le autorità competenti dovrebbero rafforzare il loro ruolo di vigilanza
sugli organismi di controllo;
lo scambio di informazioni all'interno degli Stati membri, tra Stati membri
e Commissione, e tra Stati membri dovrebbe essere migliorato;
i controlli dovrebbero essere rafforzati per garantire che gli operatori
(produttori, trasformatori e importatori) soddisfino i requisiti normativi
sulla tracciabilità;
la Commissione dovrebbe rafforzare il monitoraggio sui sistemi di controllo
degli Stati membri, effettuando visite di audit e raccogliendo e utilizzando
al meglio le informazioni e i dati necessari;
per le importazioni, la Commissione dovrebbe garantire che tutti i paesi
riconosciuti come equivalenti per la produzione biologica, e inclusi nel
relativo elenco, siano sottoposti ad adeguata vigilanza.
Nelle risposte, la Commissione si dice nel complesso d’accordo con
le raccomandazioni della Corte e mostra l’intenzione di seguirle,
anche per quanto riguarda gli audit specifici sui sistemi di controllo
per la produzione biologica dell'Ufficio alimentare e veterinario (FVO)
dal 2012 in poi.
Contesto: La produzione biologica è un sistema globale di gestione
dell'azienda agricola e di produzione agroalimentare che mira ad un'agricoltura
sostenibile, alla produzione di prodotti di alta qualità e all'utilizzo
di processi che non danneggino l'ambiente, la salute delle persone, delle
piante o degli animali e il benessere degli animali. La classificazione
di “prodotto biologico” dipende perciò non dalle caratteristiche
del prodotto in sé, bensì dal rispetto delle norme stabilite
per questo sistema di produzione. Il mercato dei prodotti biologici si
è rapidamente sviluppato e ha registrato tassi di crescita annui
di oltre il 10 % negli ultimi due decenni. Il mercato europeo dei
prodotti biologici vale circa 20 miliardi di euro all'anno, che rappresentano
l'1,5 % della quota dell'intero mercato agroalimentare. (http://europa.eu)
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