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QUALITA'
Illogica la decisione di imporre il 20% di succo di agrumi anche
in bevande diverse da “aranciate” e “limonate”
Nessun beneficio, solo danni
Il Parlamento ha approvato il 31 ottobre
la legge che impone l’aumento della percentuale di succo dal 12%
al 20% nelle bevande a base di frutta, ed estende tale obbligo anche ad
alcune bevande senza succo (quali acque toniche e aperitivi analcolici
aromatizzati agli agrumi).
ASSOBIBE e MINERACQUA giudicano assurda la decisione del Parlamento di
modificare le decisioni del Governo ed estendere l’obbligo anche
alle bevande c.d. di fantasia.
Il Presidente di ASSOBIBE, Aurelio Ceresoli, conferma che “se da
una parte si prende atto dell’incremento della quantità di
succo nelle c.d. “Aranciate” approvato in settembre dal Governo
nel DL Sanità, ribadiamo con forza l’assoluto non senso della
decisione del Parlamento di estendere l’obbligo del 20% anche a
prodotti che nulla c’entrano con le bevande a base di succo (disciplinate
dall’ art. 4 del DPR 719/58).”
Questi prodotti, tra cui rientrano ad esempio acque toniche e aperitivi
analcolici aromatizzati agli agrumi, nascono per rispondere a preferenze
di gusto ed esigenze di mercato ben diverse rispetto alle bevande a base
di succo. Tipicamente contengono solo aromi o piccole percentuali di succo
di agrumi. Una legge che impone di trasformarli in bevande con caratteristiche
analoghe a quelle di un’aranciata è quindi insensata.
Il Presidente di MINERACQUA, Ettore Fortuna, conferma che “Un prodotto,
come un aperitivo analcolico o un’acqua tonica, nascono con caratteristiche
e finalità di mercato diverse; farli diventare per legge prodotti
con le stesse caratteristiche di una limonata o aranciata solo perché
aromatizzate agli agrumi o perchè contengono un lieve tenore di
succo è contro ogni logica, anche di mercato. E’ ovvio che
non ci sarà interesse delle imprese a continuare a produrre bevande
con caratteristiche illogiche. Far sparire linee di produzione dall’Italia,
in un momento così difficile, è folle e contraddittorio
rispetto all’esigenza di crescita e mantenimento dei livelli occupazionali.
Solo in Italia si può pensare a rilanciare la competitività
tramutando le toniche aromatizzate al limone in limonate.”
Di fronte al rischio di generare solo gravi ed irreparabili danni economici
e sociali, ASSOBIBE e MINERACQUA lanciano quindi un appello al Governo
e Parlamento affinché vengano rivalutate le decisioni delle ultime
settimane su questo argomento.
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