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QUALITA'
La qualità dei prodotti agroalimentari
priorità per l'UE
L'Italia è il Paese dell'Unione europea con il maggior numero di
prodotti agroalimentari di qualità registrati: dal parmigiano reggiano
al prosciutto di Parma, dal Gorgonzola alla mortadella di Bologna, fino
al fagiolo di Sarconi e alla castagna di Montella. I prodotti italiani
tutelati sono 216 su un totale di 954: nella classifica tra Stati seguono
la Francia con 180, la Spagna con 140, il Portogallo con 116 e via via
tutti gli altri, fino a Cipro con un solo prodotto. Invece, le specialità
tradizionali garantite italiane sono soltanto due: la mozzarella di bufala
e la pizza napoletana.
Per garantire la qualità ai consumatori e un prezzo equo agli agricoltori
la Commissione europea ha appena approvato il "pacchetto qualità"
che definisce per la prima volta una politica globale relativa ai regimi
di certificazione, alle indicazioni che conferiscono valore aggiunto alle
proprietà dei prodotti agricoli e alle norme di commercializzazione.
Sino a oggi questi elementi erano sparsi in vari atti normativi; in questo
pacchetto, la Commissione riunisce tutti gli aspetti legati alla qualità,
che vanno dal rispetto di norme minime fino ai prodotti più specifici.
Il pacchetto comprende una proposta di nuovo regolamento sui regimi di
qualità dei prodotti agricoli, che dà coerenza e chiarezza
ai regimi dell'UE, prevede il rafforzamento del regime di riferimento
per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche protette
(DOP e IGP), la revisione del regime per le specialità tradizionali
garantite (STG) e la definizione di un nuovo contesto per la creazione
di indicazioni facoltative di qualità che forniscano ai consumatori
informazioni sempre più richieste, come "allevati all'aperto"
e "prima spremitura a freddo".
Inoltre, c'è una proposta sulla semplificazione delle norme di
commercializzazione, inclusa la competenza di estendere l'obbligo dell'indicazione
in etichetta del luogo di produzione, in funzione delle specificità
di ciascun settore agricolo. Infine, nuovi orientamenti sulle buone pratiche
applicabili ai sistemi di certificazione volontaria e all'etichettatura
dei prodotti che utilizzano indicazioni geografiche come ingredienti.
"La forza della produzione agricola europea è data dalla sua
diversità, dalle conoscenze tecniche degli agricoltori e dalle
caratteristiche del suolo e dei territori di produzione", ha dichiarato
il Commissario per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Dacian Ciolos,
che ha aggiunto: "Gli agricoltori, che avvertono la pressione della
crisi economica e della concentrazione del potere contrattuale nel settore
della distribuzione e il peso della concorrenza mondiale, hanno bisogno
di strumenti che consentano loro di comunicare ai consumatori le qualità
dei propri prodotti. Il pacchetto qualità costituisce il primo
passo verso la realizzazione di un settore agricolo più forte e
più dinamico e sarà seguito da altre iniziative."
Il pacchetto qualità costituisce la prima fase della riforma della
politica di qualità dei prodotti agricoli. È il risultato
di tre anni di vaste consultazioni con la partecipazione degli interessati
e apre la strada a una politica più coerente in materia di qualità
dei prodotti agricoli. Per il futuro, la Commissione ha annunciato la
propria intenzione di analizzare con maggiore attenzione i problemi incontrati
dai piccoli produttori per partecipare ai sistemi di qualità, nonché
dai produttori di montagna per commercializzare i propri prodotti.
Matteo Fornara e Piera Iovino
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
tel. +39.02.467514229
gsm +39.334.6233048
matteo.fornara@ec.europa.eu
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