|
QUALITA'
Oltre 500 allarmi sulla sicurezza alimentare nel 2008
Microorganismi potenzialmente patogeni, residui di pesticidi, metalli
pesanti e micotossine: sono stati oltre 500 gli allarmi scoperti nel 2008
dal "Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi"
dell'UE che celebra quest'anno il 30° anniversario di vita. L'efficacia
dello strumento è dimostrata dalle cifre: nel 2008 il numero di
notifiche di allarme si è ridotto di quasi la metà rispetto
all'anno precedente, secondo il rapporto d'attività appena pubblicato
e disponibile sul sito http://ec.europa.eu/rasff.
Nel 2008 si sono registrati 528 allarmi considerati rilevanti e relativi
a prodotti alimentari o mangimi già sul mercato, su un totale di
circa tremila notifiche fatte al sistema.
Androulla Vassiliou, Commissario UE responsabile per la salute ha affermato:
"Il Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi è
uno strumento essenziale per assicurare la sicurezza alimentare in Europa.
Nel corso di trent'anni si è sviluppato diventando uno strumento
apprezzatissimo dagli operatori per scambiare informazioni in tempo reale
sulle misure da essi intraprese per garantire la sicurezza degli alimenti
e dei mangimi."
Nel 2008 il sistema è stato messo alla prova da alcuni dei più
importanti incidenti in materia di sicurezza alimentare degli ultimi anni.
Ad esempio, quello dell'olio minerale presente nell'olio di semi di girasole
proveniente dall'Ucraina (39 paesi interessati, 99 notifiche), o quello
degli alimenti provenienti dalla Cina in cui si è scoperta la presenza
di melamina (101 notifiche), e infine quello della diossina nella carne
di maiale proveniente dall'Irlanda (54 paesi interessati e 230 notifiche).
Inoltre, più di 4 notifiche su 10 riguardavano prodotti respinti
alle frontiere dell'UE perché presentavano un rischio per la sicurezza
alimentare. In un anno sono state trasmesse a paesi extra UE 2 342
note relative a prodotti pericolosi provenienti dal loro territorio. Quando
si individua un problema grave e persistente si richiedono alle autorità
nazionali del paese interessato interventi correttivi quali la cancellazione
di stabilimenti dalla lista degli esportatori, il blocco delle esportazioni
o l'intensificazione dei controlli. I rischi segnalati con maggiore frequenza
sui prodotti extraeuropei riguardavano i microorganismi potenzialmente
patogeni, i residui dei pesticidi e gli additivi alimentari.
Ma la maggior parte (62%) delle notifiche di allarme presentate nel 2008
riguardava prodotti originari dell'UE. Questi problemi sono stati rilevati
per la maggior parte in seguito a controlli del mercato. In questa categoria
di notifiche i rischi segnalati con maggiore frequenza su alimenti o ai
mangimi erano determinati da microorganismi potenzialmente patogeni, metalli
pesanti e micotossine.
Dal 2008 si è aggiunto un nuovo tipo di notifica: i respingimenti
alla frontiera. Le notifiche dei respingimenti riguardano i prodotti cui
si è negato l'ingresso nella Comunità e che sono stati rispediti
ad altra destinazione o distrutti. Il 56% dei respingimenti alla frontiera
riguardava prodotti che presentavano livelli eccessivi di microtossine.
Il sistema, che coinvolge tutti i Paesi UE più Svizzera, Norvegia,
Liechtenstein e Islanda, è coordinato dalla Commissione europea
e dispone di un servizio attivo 24 ore su 24 per assicurare che le notifiche
aventi carattere d'urgenza siano inviate, ricevute e abbiano risposta
nel più breve tempo possibile.
Paolo Alciati
(fonte Matteo Fornara - Rappresentanza a Milano della Commissione Europea)
21 luglio 2009
|
|
|