QUALITA'

Panificatori (FIPPA): nei forni italiani è corsa al bollino bianco


“Sono già 600mila i ‘bollini bianchi’ distribuiti in quasi la metà dei 25mila panifici italiani. In tutto, sono 40 le province del Paese presso cui la Federazione italiana panificatori ha distribuito, attraverso le proprie sedi locali, i nuovi bollini per certificare il pane fresco”. Lo ha dichiarato a Occhio alla spesa (Rai Uno), il presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), Luca Vecchiato. “Il bollino bianco – ha aggiunto - è nato per tutelare il consumatore, che ad oggi non ha elementi per riconoscere il pane fresco artigianale, ma anche per salvaguardare un comparto che coinvolge 400mila addetti”. Da tempo la Federazione chiede infatti l’emanazione di un regolamento che definisca finalmente la differenza tra pane fresco e gli altri tipi di pane. Regolamento previsto in seguito alle liberalizzazioni – che il comparto suo malgrado è stato tra i pochi ad accettare - messe in atto dal Decreto Bersani. “Così – per il presidente dei Panificatori italiani – in attesa di un atto dovuto che doveva essere applicato fin dal 2008, provvediamo noi a tutelare domanda e offerta con un marchio che indichi con certezza dove poter comprare il pane fresco artigianale. Pochi sanno che solo il 10 per cento del prodotto venduto nella grande distribuzione è fresco, e che meno del 3% dei supermercati hanno forni dove si prepara artigianalmente il pane. Nella sola provincia di Napoli - ha concluso Vecchiato - sono stati distribuiti quasi 15mila Bollini bianchi. Per noi questo ha una doppia valenza: oltre a distinguere il pane fresco artigianale dalle altre produzioni, il marchio permette infatti anche di riconoscere i panifici regolari da quelli abusivi, che a Napoli sono il quadruplo rispetto a chi svolge onestamente il proprio lavoro”. Il bollino bianco è esposto esclusivamente dai panifici artigianali italiani.