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QUALITA'
La vicenda del Brunello di Montalcino
Il testo del comunicato diramato il
22 ottobre dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Siena
“Le recenti notizie apparse sui mass media
locali e nazionali in relazione all’inchiesta sul “Brunello
di Montalcino”, inducono la Procura di Siena a fornire alcune precisazioni
per assicurare una corretta informazione a tutela di tutti i produttori
e dei consumatori finali.
Le investigazioni sono iniziate nel settembre 2007 ed hanno interessato
alcuni dei più importanti produttori di vino Brunello di Montalcino
Docg e di vino Rosso di Montalcino Doc. Gli uomini della Guardia di Finanza
di Siena e dell’Ispettorato Centrale del Controllo Qualità
dei Prodotti Agroalimentari di Firenze, hanno eseguito numerosi interventi
investigativi delegati dall’Autorità Giudiziaria di Siena:
perquisizioni a sedi aziendali ed abitazioni, acquisizione ed analisi
documentazione presso il Consorzio del Brunello di Montalcino, ispezioni
sui vigneti, rilevamenti fotografici da terra e da mezzi aerei, analisi
di copiosa documentazione contabile ed extracontabile.
Tali attività hanno consentito di accertare che molte imprese coinvolte
hanno violato i disciplinari di produzione dei vini Brunello di Montalcino
Docg e del Rosso di Montalcino Doc. Le risultanze operative hanno altresì
consentito l’emissione, da parte del Gip di Siena dottor Francesco
Bagnai, di molteplici sequestri.
Nel complesso sono stati sottoposti a sequestro preventivo:
• circa 6.500.000 litri di vino Brunello di Montalcino;
• circa 700.000 litri di vino Rosso di Montalcino;
In seguito al rigetto delle istanze di restituzione del prodotto sequestrato
da parte del Tribunale del Riesame di Siena, e successivamente all’esito
delle consulenze tecniche disposte per verificare il rispetto del Disciplinare
di Produzione del Brunello di Montalcino Docg 2003, che hanno accertato
che nel prodotto analizzato non vi era il 100% di uva sangiovese, la quasi
totalità dei produttori vinicoli interessati, ha richiesto ed ottenuto
il declassamento di parte del vino sotto sequestro in modo da poterlo
commercializzare ugualmente.
Finora, nel complesso, sono stati declassati i seguenti quantitativi di
vino:
• circa 1.100.000 litri di vino Brunello di Montalcino sono stati
declassati a Igt Toscana Rosso;
• circa 450.000 litri di vino Rosso di Montalcino sono stati declassati
a Igt Toscana Rosso;
Effettuato il declassamento, le imprese hanno richiesto il dissequestro
del prodotto.
Per ciò che concerne le annualità 2004, 2005, 2006 e 2007,
la Procura ha concesso il dissequestro limitatamente ai quantitativi di
vino declassati, non sussistendo più i presupposti per il mantenimento
del provvedimento restrittivo. Gli eventuali dissequestri delle rimanenti
quantità saranno invece subordinati ad analisi di laboratorio,
già eseguite per l’annata 2003, e controlli per verificarne
la conformità ai disciplinari di produzione di riferimento.
Per ciò che concerne il vino Brunello Docg 2003, il dissequestro
è stato concesso non solo in relazione al vino declassato, ma anche
in ordine alle rimanenti quantità di vino di cui è stata
accertata, anche con esami di laboratorio, la conformità ai disciplinari
di produzione di riferimento. In relazione a due imprese, i vini sono
risultati conformi ai disciplinari di produzione di riferimento. I prodotti
di tali aziende non erano stati sottoposti a sequestro preventivo, non
essendo emersi elementi probatori che inducessero a ritenere che il prodotto
fosse stato miscelato con vini di diversa origine.
Finora i quantitativi complessivi di vino ancora sotto sequestro sono
i seguenti:
• circa 4.400.000 litri di vino Brunello di Montalcino;
• circa 220.000 litri di vino Rosso di Montalcino”.
Dott. Nino Calabrese
Dott. Mario Formisano”
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