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PRIMO PIANO
A Torrecuso (Bn), ordinanza del sindaco per bloccare preventivamente
l'uso dei trucioli di legno
Torrecuso
(Bn), prima Città del Vino italiana “Trucioli No”
Ancora non sono autorizzati, ma prevenire
è meglio che curare, deve aver pensato il sindaco di Torrecuso
(Benevento), una tra le più importanti Città del Vino della
Campania. Stamattina, infatti, ha firmato la prima ordinanza in Italia
che intende sbarrare la strada - nel territorio comunale - all’uso
dei trucioli di legno per aromatizzare i vini, dandogli un finto “effetto
barrique”. Nell’ordinanza è scritto che, in vista del
recepimento da parte dello Stato italiano dell’autorizzazione alla
pratica enologica dei cosiddetti chips, all’interno del territorio
di Torrecuso non sarà consentito “per motivi precauzionali,
legati alla salute del consumatore”, l’uso dei trucioli da
parte delle aziende locali. Il comune di Torrecuso ha pure aderito alla
petizione lanciata da Città del Vino e Legambiente, che ha visto
come primo firmatario il presidente del Senato, Franco Marini.
“L’ordinanza del comune
di Torrecuso – ha dichiarato Floriano Zambon, presidente di Città
del Vino – è un atto che anticipa l’autorizzazione
all’uso dei trucioli di legno, prevista nei prossimi mesi. Riteniamo
che potrebbe essere una strada da percorrere in tutti i Comuni Città
del Vino, 550 in Italia, per arginare una pratica che a nostro avviso
va contro gli obiettivi di qualità che dovrebbe porsi il sistema
vitivinicolo del nostro Paese”.
IL SINDACO DI TORRECUSO (BN) EMANA
LA PRIMA ORDINANZA IN EUROPA CHE VIETA L’USO DEI TRUCIOLI PER L’INVECCHIAMENTO
DEI VINI
E’ destinata a suscitare scalpore
l’iniziativa di Francesco De Nigris, sindaco di Torrecuso, un paese
in provincia di Benevento aderente al circuito “Città del
Vino”.
Il comune è, insieme con Solopaca (che si trova a due passi) forse
quello a maggiore vocazione di produzione vitivinicola della Campania.
E’ il serbatoio di vini di qualità della Campania.
Numerose aziende, tutte ben posizionate sulle guide di settore, producono
in quel territorio da decenni l’Aglianico del Taburno e la Falanghina
del Beneventano, un rosso ed un bianco che nella media non fanno invidia
a vini prodotti in altre regioni italiane.
La qualità oggi, secondo il sindaco di Torrecuso e non solo, sarebbe
in pericolo; Il pericolo, in questo momento ha un solo nome: “trucioli”
chiamati anche “Chips”.
I trucioli di legno servono a invecchiare velocemente ed a costi irrisori
il vino; secondo il prof. Giorgio Calabrese, membro dell’European
Food Safety Authority, l’uso dei trucioli potrebbe comportare seri
problemi di salute, in particolare afferma il Prof. Calabrese: “I
chips sono dannosi alla salute, infatti con questa pratica si favorisce
la cessione di idrocarburi e di alcuni metalli pesanti e, fra gli aromi,
anche di sostanze come l’acido vanillico e l’acido siringico.
Test su cavia hanno dimostrato danni al fegato e ai reni”.
Già nell’aprile scorso il Presidente di Unioncamere Campania,
Costantino Capone, aveva lanciato l’allarme: “I vini campani
hanno raggiunto livelli considerevoli ma oggi le politiche globalizzanti
che tendono a consentire l’utilizzo di trucioli, antischiumogeni
ed altre sostanze che con il vino vero, quello prodotto da una classe
contadina consapevole, non hanno nulla a che fare”.
Poi c’è stata la “rivoluzione” delle Città
del Vino, che hanno intrapreso una serie di iniziative in sede politica,
pare purtroppo destinate ad un sonoro insuccesso.
Oggi, nell’ambito della manifestazione VINESTATE 2006, arriva l’iniziativa
del Sindaco di TORRECUSO, FRANCESCO DE NIGRIS, che con i poteri legittimamente
conferiti dalla legge, emana un’ordinanza (primo caso in EUROPA)
per le aziende del suo comune, in cui è fatto divieto assoluto
di utilizzare i trucioli, premettendo una serie di motivazioni in difesa
dell’economia del territorio e della salute pubblica.
“Con questa iniziativa voglio riaffermare il diritto alla salute
pubblica unitamente alla tutela dell’economia del territorio, perché
il rischio è quello di porre fuori mercato vini di grande qualità
prodotti nel mio comune che si troverebbero a competere con vini di qualità
inferiore a prezzi notevolmente più bassi”, ha dichiarato
Francesco De Nigris, primo cittadino di Torrecuso.
Tale iniziativa sarà resa nota sabato 2 settembre in un convegno
pubblico moderato dal giornalista Lamberto Sposini, che vedrà la
presenza oltre che del Sindaco, del Presidente del Gal Partenio, Giovanni
Pignatelli della Leonessa, che ha sottoscritto l’iniziativa, dell’On.
Tommaso Pellegrino, deputato dei Verdi, del Presidente nazionale delle
CITTA’ DEL VINO, Floriano Zambon, del giornalista de Il Mattino,
Luciano Pignataro, dell’enologo Gerardo Giuratrabocchetti e di Luigi
Snichelotto, della giunta nazionale della FIPE.
“Mi sembra un’iniziativa molto importante per la viticoltura
italiana. Il Gal Partenio difende i metodi tradizionali di produzione
e sarà al fianco dei produttori che intendono continuare a produrre
i vini di qualità”, ha dichiarato Giovanni Pignatelli della
Leonessa, Presidente del Gal Partenio.
A ruota segue Tommaso Pellegrino, Deputato
delle commissioni Lavoro e Sanità della Camera dei Deputati:“Sono
al fianco dei produttori che rivendicano il giusto diritto a produrre
vini di alta qualità ed a proporre ai consumatori prodotti con
il giusto rapporto qualità/prezzo. Mi batterò in sede parlamentare
per difendere le giuste cause di chi lavora per tutelare la salute dei
cittadini e l’economia dei territori rurali come Torrecuso”.
L’iniziativa molto probabilmente innescherà un meccanismo
attraverso il quale anche gli altri sindaci delle Città del Vino
italiane emaneranno analoga ordinanza.
COMUNE DI TORRECUSO
Provincia di Benevento
Piazza Antonio Fusco Telef .0824/889711 FAX 0824/889732 e-mail: comuneditorrecuso@virgilio.it
www.comune.torrecuso.bn.it
ORDINANZA N. 25
IL SINDACO
Premesso che:
- il comune di Torrecuso è a particolare vocazione vitivinicola
e sul territorio insistono numerose aziende di produzione vinicola di
altissima qualità;
- l’indotto economico ed occupazionale derivante dalla produzione
vitivinicola può essere considerato di notevoli dimensioni;
- è assolutamente indispensabile tutelare le produzioni vinicole
di qualità prodotte sul territorio comunale;
- è imminente il recepimento da parte dello Stato Italiano di una
direttiva comunitaria che legalizza per l’invecchiamento dei vini
i cosiddetti “trucioli” in luogo delle barrique;
- tale sistema di produzione, pur non garantendo la qualità del
vino, si può considerare come un elemento per la notevole riduzione
dei costi di produzione da parte delle aziende di grandi dimensioni, creando
conseguentemente un pregiudizio gravissimo alle attività commerciali
delle aziende vinicole del territorio comunale, che sono tutte di piccole
dimensioni;
- da notizie di stampa si è appreso che secondo il Prof. Giorgio
Calabrese, membro dell’European Food Safety Authority, l’uso
dei trucioli potrebbe comportare seri problemi di salute, in particolare
afferma il Prof. Calabrese:”I chips sono dannosi alla salute, infatti
con questa pratica si favorisce la cessione di idrocarburi e di alcuni
metalli pesanti e, fra gli aromi, anche di sostanze come l’acido
vanillico e l’acido siringico. Test su cavia hanno dimostrato danni
al fegato e ai reni”;
- si intende portare avanti una politica tesa al mantenimento delle qualità
vinicole prodotte sul territorio comunale;
- Visto lo Statuto Comunale;
- Visto il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;
ORDINA
All’interno del territorio
comunale non è consentito, per motivi precauzionali, legati alla
salute del consumatore, l’uso dei trucioli nelle pratiche enologiche
delle aziende vinicole per la pratica di “invecchiamento”
dei vini in luogo di botti e barrique.
E’ fatto obbligo a chiunque di rispettare la presente ordinanza
ed alla forza pubblica di farla applicare.
Torrecuso, lì 31 agosto 2006
IL SINDACO
Dr. Francesco De Nigris
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