|
IN
PRIMO PIANO
Nell’ambito della 40esima Settimana Nazionale
dei Vini organizzata da Enoteca Italiana
Pratiche enologiche, dibattito fra scienza e tradizione
Esperti internazionali ed operatori di settore a confronto al convegno
sulle Tecniche innovative tra esigenze di competitività e trasparenza
di informazione.
20 maggio 2006. <<Sebbene il vino
venga considerato principalmente una bevanda tradizionale, la sua produzione
è soggetta ai cambiamenti necessari dettati dalle nuove aspettative
dei consumatori ed esigenze del mercato>>. Con queste parole Ulrich
Fischer del Gruppo Esperti “Tecnologie del vino” dell’Organizzazione
Internazionale della Vigna e del Vino, ha aperto i lavori del convegno
“Le pratiche enologiche. Tecniche innovative: tra esigenze di competitività
e trasparenza di informazione” tenutosi questa mattina alla Camera
di Commercio di Siena in occasione della XIX Giornata Internazionale Vitivinicola.
Il convegno, organizzato da Enoteca Italiana in collaborazione con l’Organizzazione
Internazionale della Vigna e del Vino e con il Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali, ha visto l’alternarsi di prestigiosi esperti
internazionali del mondo enologico ed operatori di settore che si sono
confrontati su un importante tema di attualità <<con l’obiettivo
– ha precisato Flavio Tattarini, presidente di Enoteca Italiana
- della ricerca di punti di riferimento per una pari opportunità,
per regole comuni che potranno avere un peso decisivo sulla competitività,
ma anche un confronto per garantire la trasparenza di comunicazione al
consumatore>>.
<<La globalizzazione ha cambiato il quadro del settore vitivinicolo
anche da un punto di vista legislativo>> ha aggiunto Wolfgang Haupt,
presidente del Gruppo Esperti “Diritto e regolamentazione”
dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino; <<progressi
anche in ambito biologico – ha precisato M. Amadeu Peixoto De Menezes,
presidente del Gruppo “Aspetti sociali del consumo del vino”
dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino - ed il
settore enologico ha bisogno oggi di nuove valutazioni anche sotto l’aspetto
salutistico per la tutela del consumatore>>.
Dopo le relazioni scientifiche parola poi agli operatori. <<Nell’ambito
delle pratiche enologiche – ha affermato Renzo Cotarella, amministratore
delegato di Marchesi Antinori - è necessario un equilibrio fra
aspetto scientifico ed aspetto tradizionale di produzione perché
altrimenti si rischia di fare il male del vino. Equilibrio, inoltre, la
parola d’ordine anche nella comunicazione delle tecniche innovative
che non sempre devono rappresentare la via da percorrere per le nuove
sfide del mercato anche alla luce del fatto che il vino italiano ha sempre
fatto della qualità e della tipicità i propri valori portanti>>.
Parere favorevole quindi alle nuove tecnologie è stato espresso
in generale dagli altri operatori, ma un fermo no all’innovazione
che punta alla scomposizione del vino o alla riduzione di questo a semplice
bevanda.
Le conclusioni di Teresa De Matteis, dirigente nella direzione generale
dell’Ufficio Vino del Dipartimento delle Politiche Agricole e Agroalimentari,
che ha affermato: <<L’attuale panorama vitivinicolo richiede
maggiore coesione fra richieste del mercato globale e innovazione; un
percorso, questo, che però non può prescindere dalla storia
e dalla tradizione che da sempre contraddistingue il vino italiano. E’
importante quindi continuare la ricerca nel settore così come è
altrettanto fondamentale diffondere la conoscenza della ricerca per una
produzione corretta e consapevole>>.
Ufficio Stampa:
Marzia Tempestini, 3356130800 – Giovanni Senatore, 3383965779
Agenzia Freelance, tel. 0577 219228, fax. 0577 247753, e-mail: sienanews@iol.it
Agenzia Impress, tel. 0577 391114
[ Torna
all'indice ]
|
|
|