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Trucioli nel vino: riconoscerli per evitarli
La Fisar aderisce alla petizione
La Fisar intende aderire alla petizione che Legambiante e Città
del Vino hanno presentato al Commissario all'Agricoltura dell'Unione EuropeaMariann
Fischer Boel e al Ministro dell' Agricoltura del Governo Italiano Paolo
De Castro.
*L' Unione Europea normerà quelle pratiche enologiche che daranno
la possibilità di usare trucioli di legno per simulare i processi
di invecchiamento dei vini, senza rendere obbligatorio la dicitura in
etichetta e dichiara il Presidente Nazionale Fisar Vittorio Cardaci Ama.
In pratica non verrà indicato se il vino è stato invecchiato
in botti o con l' artifizio dei trucioli. Se molti paesi li utilizzano
e non hanno alcun obbligo di segnalarlo in bottiglia, noi tutti - operatori
del settore - abbiamo l' obbligo di sapere e il dovere di segnalare e
premiare quei prodotti realizzati con cura, con professionalit? nel rispetto
della tradizione enologica.?
*Cile, Usa e Sudafrica utilizzano i trucioli e non hanno alcun obbligo
di segnalarlo in etichetta - ha dichiarato il presidente onorario di Legambiente
Ermete Realacci - ma i nostri produttori di vino hanno tutto l'interesse
a distinguere i loro prodotti di qualità realizzati con cura e
professionalità. Oggi siamo il primo paese esportatore di vino
al mondo con un quarto del fatturato globale del mercato, ma questo fenomeno
non è casuale: è frutto dello stretto legame con il territorio,
dell'intreccio tra i saperi e la creatività tipici di tanti luoghi
caratteristici del Belpaese; è il frutto di talenti tipicamente
italiani sui quali vale la pena di investire e scommettere per vincere
le sfide del futuro?.
"Chiediamo al nuovo ministro delle Politiche Agricole di impegnarsi
affincè l'Italia riveda le sue posizioni su questa pratica enologica,
che nulla ha a che fare con la nostra tradizione vitivinicola - ha detto
Floriano Zambon, presidente di Città del Vino -. Se poi non fosse
possibile vietare l'impiego dei trucioli in Europa che almeno venga stabilito
l'obbligo di indicare chiaramente in etichetta che il prodotto ?tato a
contatto con i trucioli di legno. E questo sia sulle etichette dei vini
europei che su quelle in arrivo dai nuovi Paesi produttori. Speriamo inoltre
che i trucioli non siano la prima finestra che si apre, seguita da altre
innovazioni sgradite a quei territori e a quei produttori che fanno della
qualità la loro bandiera.
Roberto Rabachino
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