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PRIMO PIANO
Vini a denominazione senza trucioli.
Città del Vino condivide le dichiarazioni del ministro De Castro
Anche le Igt senza trucioli
Città del Vino: “Positiva l’approvazione alla Camera
dei Deputati l’approvazione della mozione anti-trucioli”.
Condivisibili le dichiarazioni del Ministro De Castro
2 ottobre 2006. “Sono contrario all’uso dei trucioli per i
vini a denominazione, ed è necessario che per le altre tipologie
di vini il loro uso debba essere dichiarato in etichetta, nel rispetto
dei consumatori”. Queste, in sintesi, le parole pronunciate dal
ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro in un’intervista
apparsa sull’ultimo numero de “L’Informatore Agrario”.
La posizione espressa dal Ministro è corretta e condivisibile e
rispecchia appieno quanto già affermato anche nel recente passato
nei documenti e nelle prese di posizione dell’Associazione nazionale
Città del Vino, la rete dei 550 Comuni doc.
Inoltre, giunge opportuna assieme all’approvazione da parte della
Camera dei Deputati della mozione presentata dall’On. Ermete Realacci
(Ulivo), e firmata in modo trasversale da esponenti dei vari schieramenti
politici per fermare la tanto contestata direttiva Ue che ammette l’uso
di trucioli di legno per l’invecchiamento “artificiale”
dei vini italiani ed europei al posto del consueto passaggio in legno.
Il Parlamento chiede al Governo l’impegno a intervenire presso tutte
le sedi comunitarie affinché vengano privilegiate la qualità
e le tipicità del vino italiano e tutelato il lavoro dei produttori
vinicoli, nonché salvaguardati i consumatori, scongiurando l’introduzione
di sistemi produttivi che abbiano come obiettivo il livellamento dei gusti
verso il basso. Inoltre si richiede la definizione, con una apposita normativa
nazionale, di regole e restrizioni nell’uso della pratica dell’invecchiamento
artificiale, in relazione alle varie categorie vinicole, assicurando il
diritto dei consumatori a non essere ingannati attraverso l’adozione
di chiare modalità di etichettatura; a precisare l’esclusione
della pratica enologica dei trucioli di legno per i vini classificati
Doc, Docg e Igt. E’ necessario, infatti, estendere anche ai vini
Igt il divieto di uso dei trucioli, in quanto anche questi vini, seppur
fuori dai disciplinari di produzione delle Doc e delle Docg, rappresentano
un’espressione territoriale e ne sono, secondo la legge 164/92 il
primo passaggio.
Il tema delle pratiche enologiche resta centrale: l’Associazione
nazionale Città del Vino intende confermare la propria contrarietà
non solo all’utilizzo dei trucioli per conferire ai vini una “finta”
maturazione in legno, ma a tutte quelle pratiche enologiche che allontanano
il prodotto dal suo rapporto con il territorio. Il vino buono nasce in
vigna e non può essere il frutto di una “fabbricazione”
programmata a tavolino. Pertanto, nel condividere le parole del Ministro
De Castro, l’Associazione nazionale Città del Vino sollecita
il Ministro a tener conto delle autonomie decisionali cui sono chiamati
gli Stati membri dell’Unione Europea, e di conseguenza a restringere
il più possibile gli ambiti di applicazione nella nuova Ocm vino
in relazione alle pratiche enologiche.
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