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PRIMO PIANO E’ questo il parere del Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo, all’indomani della firma del Decreto Legge che vieta in Italia l’utilizzo delle nuove pratiche enologiche, e quindi dei trucioli di legno per l’invecchiamento, per i vini a marchio Docg e Doc e quindi sul Nobile e Rosso di Montepulciano. «Le nuove tendenze dell’UE in enologia – continua Romeo - da sempre fanno parlare e a volte dividono il mondo dei produttori. La cosa importante è che, come in questo caso, il buon senso prevalga e che si tutelino sempre le nostre tradizioni che sono, a nostro parere, oggi più che mai, la carta vincente per il futuro dei nostri vini». La notizia del Decreto arriva in seguito al passaggio da fase sperimentale a decreto legge dell’Erga Omnes che dal 1 gennaio 2007 vedrà il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano organo preposto al controllo della denominazione. Tra le novità del decreto anche l’introduzione delle fascette con il numero di serie anche per le Doc. Pertanto anche il Rosso di Montepulciano, cavallo di battaglia della produzione locale, avrà un numero di riconoscimento. «La fascetta con il numero di serie
– precisa Romeo – rappresenta un altro importante punto d’arrivo
e di partenza al contempo visto che anche per il Rosso Doc da ora in poi
sarà possibile improntare il discorso di tracciabilità che
fino ad oggi era stato possibile solo in maniera parziale e in riferimento
all’annata».
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