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Anche Conegliano vieta i trucioli per vini Igt
Nuova ordinanza comunale. Dopo Torrecuso e Montefalco nuovo
sindaco anti-chips
11 novembre 2006. Un’altra Città del Vino mette al bando
i trucioli per motivi precauzionali legati alla salute del consumatore.
E’ Conegliano, capitale veneta del vino di qualità, in provincia
di Treviso. Il sindaco Floriano Zambon il 10 novembre ha firmato un’ordinanza,
la terza in Europa dopo il caso di Torrecuso (Benevento) e di Montefalco
(Perugia) per tenere lontani i trucioli anche dai vini da tavola e da
quelli Igt. Nei giorni scorsi infatti il ministro delle Politiche Agricole
e Alimentari, Paolo De Castro, aveva vietato l’uso dei chips per
i vini Doc e Docg, lasciando fuori Igt e vini da tavola. A Conegliano
si producono principalmente vini di qualità Docg e Doc, ma il sindaco
ha deciso di “estendere la tutela” anche alle produzioni minori.
L’indotto economico e occupazionale
che deriva dalla produzione vitivinicola – si legge nell’ordinanza
del sindaco - può essere considerato di notevoli dimensioni….
È quindi assolutamente indispensabile tutelare le produzioni vinicole
di qualità prodotte sul territorio comunale. Conegliano, tra l’altro
ha intrapreso la strada della qualità come dimostrano l’adesione
a varie Associazioni e iniziative per la tutela dei prodotti, su tutte
l’Associazione Nazionale Città del Vino.
“Il provvedimento del ministro De
Castro è un passo in avanti nella direzione giusta, ma è
insufficiente – ha commentato il sindaco di Conegliano Veneto, Floriano
Zambon - riteniamo che vada tutelata l’intera gamma dei vini che
hanno come riferimento il territorio anche in funzione dei controlli”.
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