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Segrè, spreco cibo vale oltre 2mila miliardi

Sul pianeta lo spreco di cibo vale ogni anno una volta e un terzo l'intero PIL italiano, ovvero 2.060 miliardi (PIL 2013: 1.560 miliardi) includendo i costi sociali, ambientali ed economico-produttivi. Lo spiega l'agro-economista Andrea Segrè precisando che si tratta di dati FAO emersi con l'ultimo studio Food Wastage footprint realizzato - con la collaborazione dello stesso Segrè - in vista della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, giovedì 16 ottobre.
In questo computo ci sono anche i costi nascosti dello spreco di cibo: sfruttamento inutile delle risorse, inquinamento generato dallo spreco, costi per cambiamenti climatici e inquinamento delle falde acquifere, inclusi costi per conflitti nel mondo per controllo delle risorse naturali e fondi pubblici per la produzione di cibo che non raggiungerà le tavole.
"Costi - spiega Andrea Segrè - che includono la filiera dello spreco: dal residuo in campo alla produzione e distribuzione, allo spreco domestico. Un circolo che ci porta a pagare un conto salato al pianeta. Ogni anno il 30% della produzione mondiale di cibo va sprecata e il solo valore commerciale di questo spreco supera i mille miliardi euro". (www.ansa.it)

 


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