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IN PRIMO
PIANO
Ricerca Censis-Cia, Martina: agroalimentare si conferma strategico
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio
Martina, commenta i dati emersi dalla presentazione della ricerca del
Censis realizzata per la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), dal
titolo ‘Un futuro per l’Italia: perché ripartire dall’agricoltura’,
illustrata il 16 maggio a Roma dal Presidente della Cia, Dino Scanavino,
e dal Direttore del Censis, Giuseppe Roma.
“I risultati del rapporto Censis-Cia Confederazione italiana agricoltori
ci danno un’ulteriore conferma del ruolo strategico del mondo agricolo
e agroalimentare. Se per anni il settore è stato visto come marginale
rispetto ad altri, oggi questo pregiudizio è finalmente tramontato,
come dimostra il fatto che la stragrande maggioranza degli italiani lo
considera un asset decisivo per il rilancio di tutto il Paese, in grado
non solo di resistere alla crisi ma anche di creare opportunità
lavorative soprattutto per i giovani”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Maurizio Martina, commenta i dati emersi dalla presentazione della ricerca
del Censis realizzata per la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori),
dal titolo ‘Un futuro per l’Italia: perché ripartire
dall’agricoltura’, illustrata oggi a Roma dal Presidente della
Cia, Dino Scanavino, e dal Direttore del Censis, Giuseppe Roma.
“Ecco perché dobbiamo puntare sempre di più sul nostro
agroalimentare che vanta già numeri di tutto rispetto, visto che
nel suo complesso vale circa il 17% del Pil nazionale, e che può
offrire ancora molto se riusciamo a sviluppare ulteriormente il grande
potenziale che ha. Stiamo costruendo – ha aggiunto Martina - un
progetto complessivo per creare un percorso nuovo per il settore da qui
ai prossimi anni. In questa prospettiva rientra anche il decreto ‘Campolibero’,
che presenteremo a breve in Consiglio dei Ministri, dove abbiamo previsto
misure attese dal settore, mirate a dare maggiore competitività
alle nostre aziende, semplificare il carico burocratico che pesa sugli
imprenditori, sostenere i giovani che fanno il loro ingresso nel settore,
favorendo così anche il ricambio generazionale che è prioritario”.
“Le sfide che ci troviamo ad affrontare, dall’attuazione a
livello nazionale della nuova Politica agricola comune al semestre Ue
di Presidenza italiana ed Expo 2015, sono delle grandi opportunità
per portare avanti le nostre battaglie, come quella relativa all’etichettatura,
valorizzando e promuovendo ancora di più il nostro patrimonio agroalimentare.
Se ci giochiamo bene le nostre carte, mantenendo i piedi per terra ma
con la testa nel mondo – ha concluso il Ministro - possiamo crescere
ancora, anche in termini di export”. (www.aiol.it)
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