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IN PRIMO
PIANO
Le priorità della Presidenza italiana
discusse nelle commissioni parlamentari
Le priorità della Presidenza italiana sono state presentate nelle
diverse commissioni parlamentari dai ministri italiani il 2 e il 3 settembre,
a seguito di una di una prima serie di riunioni tenutesi il 22 e 23 luglio.
Il presente testo sarà aggiornato alla fine di ogni riunione di
commissione.
Trasporto e turismo: la direttiva su
i viaggi, le vacanze e i circuiti «tutto compreso» è
una priorità
Nel presentare le priorità della Presidenza nella riunione di mercoledì
alla commissione per i trasporti e il turismo, il ministro dei beni e
delle attività culturali e del turismo, Franceschini, ha affermato
che il turismo rappresenta una reale opportunità per la crescita
e l'occupazione in tutta l'UE. Ha quindi aggiunto che bisogna sviluppare
una strategia digitale per supportare i servizi turistici e migliorare
i collegamenti, in modo da permettere l'accesso a zone molto interessanti
anche se meno conosciute. Franceschini ha poi aggiunto che la Presidenza
spingerà il Consiglio a compiere progressi sulla direttiva sui
viaggi, al fine di raggiungere un accordo in seconda lettura con il Parlamento.
Nelle loro domande e osservazioni, i deputati hanno chiesto a Franceschini
di specificare i metodi per valorizzare l'Europa come marchio, mettendo
anche in evidenza le diversità che i paesi europei hanno da offrire.
Alcuni deputati hanno affermato che il turismo deve essere sviluppato
tenendo conto degli aspetti ambientali e sociali, mentre altri hanno sottolineato
che, quando si parla di semplificazione delle procedure relative per i
visti, la protezione dei cittadini dell'UE deve essere garantita.
Affari giuridici: la chiave per crescita
economica e competitività è un corretto quadro giuridico
Il ministro per la giustizia, Andrea Orlando e il sottosegretario con
delega agli affari europei, Sandro Gozi, hanno informato la commissione
giuridica nella riunione del 3 settembre che la Presidenza italiana intende
raggiungere un'intesa con il Parlamento sulle norme riviste per le procedure
di insolvenza e sulla legislazione sui marchi. La Presidenza intende,
inoltre, compiere progressi sulle proposte inerenti le controversie di
modesta entità e la tutela dei segreti commerciali. "Intendiamo
accelerare il nostro lavoro per raggiungere un compromesso sul regolamento
che semplifica l'approvazione di alcuni documenti pubblici, per agevolare
la libera circolazione dei cittadini all'interno dell'UE", ha aggiunto
il ministro Orlando.
Il sottosegretazio Gozi ha quindi sottolineato l'importanza di rendere
il quadro normativo più favorevole per la crescita economica e
per la competitività. Ha poi informato i deputati che è
cruciale eliminare la burocrazia non necessaria e gli ostacoli alle attività
commerciali transfrontaliere e proteggere i diritti di proprietà
intellettuale e il diritto d'autore. I deputati hanno inoltre chiesto
alla Presidenza come intenda compiere progressi sulle proposte di legislazione
comune europea sulle vendite e migliorare l'equilibrio di genere nei consigli
di amministrazione.
Pesca: far rispettare il divieto di
rigetto in mare
Il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio
Martina, ha dichiarato il 3 settembre alla commissione per la pesca che
le regole per far rispettare il divieto di rigetto in mare, introdotte
dalla nuova politica comune della pesca, devono essere preparate urgentemente.
"Non abbiamo molto tempo per trovare un accordo", ha spiegato,
perché il divieto si applicherà a partire dal 2015 e la
legislazione attuale sulla pesca deve ancora essere adattata, per evitare
incongruenze nelle direttive UE dal mese di gennaio.
Ha poi dichiarato che la Presidenza si concentrerà anche sugli
accordi derivati dalle possibilità di pesca per il 2015, continuerà
a lavorare sulla posizione del Consiglio sul regolamento delle acque profonde
e a sostenere gli sforzi della Commissione per affrontare la " preoccupante
situazione " delle risorse ittiche nel Mediterraneo. Ha, infine,
aggiunto che la Presidenza aveva già contattato la Commissione
in merito alle possibili misure di sostegno del settore ittico, atte ad
alleviare gli effetti del divieto della Russia sulle importazioni di pesce
proveniente dall'UE.
Cultura e istruzione: difendere l'eccezione
culturale europea e promuovere gli scambi culturali e la mobilità
Difendere l'eccezione culturale europea, con l'obiettivo di proteggere
il nostro patrimonio, è la priorità principale della Presidenza
in campo culturale. Il ministro Dario Franceschini, nella riunione di
mercoledì, ha informato la commissione per la cultura e l'istruzione
che i paesi dell'UE devono concordare su questo tema, in modo da rendere
l'eccezione culturale una strategia a lungo termine per l'Europa. Ha inoltre
aggiunto che la mobilità dei giovani nel settore culturale rappresenta
un'altra priorità per i prossimi mesi: un progetto ispirato al
programma Erasmus che dovrebbe consentire lo scambio di artisti o di giovani
lavoratori in musei, biblioteche o altre istituzioni culturali dei paesi
europei.
Il sottosegretario alle telecomunicazioni, Antonio Giacomelli, ha affermato
che il libero accesso ai contenuti online per tutti è la priorità
nel settore audiovisivo/internet, sottolineando che internet dovrebbe
essere aperta a tutti ed essere un mezzo per il libero scambio. Per la
gioventù e lo sport, il sottosegretario di Stato, Luigi Bobba,
ha sottolineato che l'occupazione e la mobilità sono aspetti essenziali
e ha aggiunto che la Presidenza sostiene gli sforzi per combattere le
partite truccate e la manipolazione dei risultati sportivi.
Stefania Giannini, ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, ha confermato l'impegno della Presidenza italiana per degli
investimenti significativi in questi settori. Le prime tre priorità
annunciate giovedì alla commissione per la cultura e l'istruzione
dovrebbero contribuire alla realizzazione dell'obiettivo più ampio
di crescita in Europa: rafforzamento e sviluppo dei sistemi educativi
e della formazione duale (con l'accento posto sulla formazione professionale,
la formazione a vita e la formazione degli insegnanti), un migliore utilizzo
della flessibilità dei fondi del nuovo programma Erasmus+ così
da sostenere la mobilità internazionale e, infine, il sostegno
all'istruzione superiore, in particolare per la formazione dei dottorati.
Agricoltura: divieto della Russia alle
importazioni di prodotti alimentari comunitari, accordi commerciali e
latte
Il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio
Martina, nella riunione di mercoledì ha informato la commissione
per l'agricoltura che la Presidenza italiana del Consiglio cercherà
di ampliare le misure "di risposta molto rapida" adottate finora
dalla Commissione, per alleviare gli effetti del divieto della Russia
delle importazioni di prodotti alimentari provenienti dall'UE. In risposta
ai deputati europei che richiedevano un intervento efficace per sostenere
gli agricoltori dell'UE, Martina ha poi aggiunto che il Consiglio si adopererà
per rafforzare gli strumenti esistenti, per consentire in futuro all'UE
di affrontare al meglio tali crisi.
Martina ha anche annunciato che le priorità della Presidenza italiana
includeranno la riforma delle norme UE sull'agricoltura biologica, che
potrebbe essere accettata dal Consiglio entro la fine di quest'anno nonché
i progressi per un accordo equilibrato sulla coltivazione di OGM. Con
il suo team cercherà, inoltre, di accelerare il processo legislativo
per rivedere la distribuzione di frutta e latte nelle scuole e seguirà
da vicino gli sviluppi del mercato lattiero-caseario allo scopo di aiutare
ulteriormente il settore del latte, una volta che il sistema delle quote
sarà abolito nel 2015.
Infine, ha aggiunto che la Presidenza seguirà da vicino i negoziati
commerciali internazionali, in particolare il trattato transatlantico
sul commercio e gli investimenti(TTIP), sottolineando che, sebbene l'UE
dovrebbe concentrarsi sulle "opportunità derivanti da tali
accordi", non bisogna "nasconderne i lati negativi".
Commercio internazionale: maggiore
trasparenza sui negoziati TTIP
Nella riunione del 3 settembre con la commissione per il commercio internazionale,
il viceministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, ha evidenziato
che - per avere una crescita e per rafforzare la competitività
delle imprese comunitarie - bisogna prendere in considerazioni tre fattori.
Il primo fattore consiste nella contrazione del divario dei costi di produzione
tra paesi sviluppati e "terzo mondo", che fornisce il presupposto
per ri-delocalizzare la produzione verso i paesi dell'UE. Il secondo è
rappresentato dalla crescita del protezionismo dell'economia emergente,
che divide il pianeta in paesi neo-protezionistici e paesi che, al contrario,
sono favorevoli alle regole del libero mercato. Il terzo fattore, infine,
è la rapida crescita della domanda globale di prodotti di qualità,
che rappresenta un'opportunità che le imprese UE non devono lasciarsi
sfuggire per raggiungere l'"ambizioso ma realistico" obiettivo
che detti beni raggiungano il 20% del PIL comunitario entro il 2020.
I deputati hanno chiesto al viceministro Calenda come intenda garantire
che gli Stati membri dell'UE non ritardino lo sviluppo di una politica
commerciale comune, bloccando la legislazione commerciale a livello UE
in seno al Consiglio oppure non ratificando gli accordi commerciali. Il
dibattito è stato dominato dal trattato transatlantico per il commercio
e gli investimenti (TTIP) con gli Stati Uniti che, per Calenda, rappresenta
la prima priorità commerciale dell'UE, per la quale ha promesso
di adoperarsi per una maggiore trasparenza.
Per quanto riguarda le relazioni commerciali con la Russia e l'Ucraina,
il viceministro ha ricordato che, quando è in gioco la sicurezza
dell'UE, "la politica estera ha la priorità su quella commerciale".
Concludendo il suo intervento, ha ricordato alcuni importanti punti all'ordine
del giorno: l'attuazione dell'accordo sul "pacchetto Bali" per
i negoziati sul commercio mondiale, l'accesso al mercato per le piccole
e medie imprese, nonché i negoziati commerciali con il Vietnam
e il Giappone.
Affari esteri
Il ministro per gli affari esteri, Federica Mogherini, durante la riunione
del 2 settembre, ha informato la commissione che la principale sfida della
Presidenza italiana sarà "l'attuazione degli accordi di associazione
con la Moldavia, l'Ucraina e la Georgia". Ha quindi proseguito il
suo intervento ribadendo che la Presidenza sostiene "l'allargamento,
senza tuttavia volerlo accelerare artificialmente". Inoltre, ha ricordato
che anche l'agenda della politica estera italiana include la libertà
di religione, il lavoro necessario per eradicare la pena di morte nonché
la promozione dei diritti delle donne.
I deputati hanno chiesto al ministro di specificare quali iniziative concrete
intenda prendere per l'allargamento dell'Unione europea ai paesi balcanici
e alla Turchia, quale sarà la risposta alle crisi in Iraq, Siria
e Gaza e, infine, qual è la linea italiana per la soluzione della
crisi tra Russia e Ucraina.
Libertà civili: immigrazione
e protezione dei dati fra le priorità
Dinanzi ai membri della commissione per le libertà civili, il ministro
dell'Interno Angelino Alfano ha dichiarato che alcune delle priorità
della Presidenza italiana sono: il contrasto dell'immigrazione con "azioni
che portino a risultati" nel breve, medio e lungo termine, la lotta
al traffico di essere umani, alla corruzione e al terrorismo, come pure
contro i crimini dovuti all'odio, alla xenofobia e alla discriminazione.
Rispondendo alle domande dei deputati in materia di controllo alle frontiere
e immigrazione, ha detto che "responsabilità e solidarietà
devono andare di pari passo", sottolineando inoltre la necessità
di una maggiore cooperazione tra l'UE e i paesi africani di origine e
di transito degli immigrati.
Sempre martedì, Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ha detto
che la Presidenza italiana si propone di compiere progressi sui temi della
riforma della legislazione sulla protezione dei dati personali e sullo
scambio di dati con paesi terzi, della Procura europea e della cooperazione
in materia civile e penale. "Cercheremo di raggiungere una strategia
comune durante la Presidenza" sulla protezione dei dati, ha aggiunto
il ministro, assicurando che la Presidenza terrà conto del "diritto
all'oblio", alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia
europea (CGE). Per quanto riguarda la conservazione dei dati, ha ricordato
che il Consiglio è in attesa di una proposta dalla Commissione,
a seguito della sentenza della Corte di giustizia che ha dichiarato non
valida la direttiva del 2006.
Problemi economici: "riorientarsi sui fattori che possono creare
crescita"
Martedì, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo
Padoan, ha presentato ai deputati della commissione per i problemi economici
e monetari una strategia di crescita fondata su "tre pilastri":
una migliore integrazione dei mercati, riforme strutturali e investimenti.
"La strategia dell'UE per il 2020 deve essere riorientata verso fattori
che possano creare crescita", ha detto il ministro, aggiungendo che
la creazione di un fondo d'investimento a lungo termine dell'UE, la lotta
contro il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale e l'introduzione di
una tassa sulle transazioni finanziarie saranno settori chiave del lavoro
legislativo.
La disoccupazione giovanile occuperà i primi posti dell'agenda,
ha affermato Padoan, rassicurando i deputati che gli ponevano domande
su una possibile riforma della Troika - formata da Commissione europea,
BCE e FMI - su quanto farà la Presidenza per alleviare la stretta
creditizia, in particolare per le piccole e medie imprese, sulle sue opinioni
in merito al deficit di bilancio e sulla flessibilità della spesa.
Nelle sue risposte, il ministro ha sottolineato che è possibile
ottenere risultati improntanti con una migliore applicazione delle regole
esistenti e imparando dalle migliori prassi degli altri paesi dell'UE.
Trasporti: negoziati sul quarto pacchetto
ferroviario e sui "mega trucks" da riavviare al più presto
Il dibattito di martedì con Maurizio Lupi, ministro per le infrastrutture
e i traporti, è iniziato con un minuto di silenzio per le vittime
del volo MH17 della Malaysia Airlines, chiesto dal nuovo presidente della
commissione per i trasporti e il turismo, Michael Cramer (Verdi/ALE, DE).
Lupi ha ribadito che il trasporto e le infrastrutture di trasporto rappresentano
le priorità vitali per la crescita e lo sviluppo. Ha quindi sottolineato
che la Presidenza si propone di avviare i negoziati con il Parlamento
sui documenti del "pilastro tecnico" del quarto pacchetto ferroviario
e insisterà presso il Consiglio anche per ottenere progressi sul
"pilastro politico". Le proposte sul Cielo unico europeo (CUE)
avranno un grande impatto sullo scenario del settore industriale e la
Presidenza, ha dichiarato il ministro, incoraggerà il dibattito
sul pacchetto dell'aggiornamento delle regole sul CUE, denominato SES2+.
La Presidenza, ha proseguito, mira anche a completare i negoziati con
il Parlamento sui fascicoli riguardanti le dimensioni dei veicoli (“mega
trucks”) e a proseguire il lavoro sulle norme di applicazione transfrontaliera.
I deputati hanno chiesto al ministro Lupi di chiarire la linea temporale
riguardante i progressi sul pacchetto ferroviario, sottolineando che le
trattative sul cosiddetto "pilastro tecnico" dovrebbero iniziare
il prima possibile. Hanno inoltre chiesto in che modo si possano ottenere
i progressi sulle proposte sui servizi portuali, sulla sicurezza stradale,
sui documenti del pacchetto aeroporti, sulla proposta e-call e su come
gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici possano essere posti
al centro delle politiche dei trasporti.
Sviluppo: Il sostegno umanitario rappresenta
la prima priorità della Presidenza
"Il sostegno umanitario rappresenta la prima priorità della
Presidenza nel settore dello sviluppo", ha dichiarato martedì
il vice-ministro degli Affari Esteri, Lapo Pistelli, dinanzi alla commissione
per lo sviluppo. La Presidenza, ha proseguito, si concentrerà anche
sul rafforzamento del legame tra l'assistenza umanitaria e la protezione
civile, migliorando la protezione per i gruppi vulnerabili in situazioni
di emergenza e intensificando il coinvolgimento del settore privato nella
fornitura di aiuti umanitari. Gli argomenti discussi con i deputati europei
hanno spaziato dai vincoli di bilancio dell'Unione europea in materia
di aiuti umanitari ai legami tra la politica di sviluppo e immigrazione
come pure le prospettive per il quadro di aiuti allo sviluppo dopo il
2015.
Occupazione: contrastare la disoccupazione giovanile, la povertà
e l'esclusione sociale
Nel dibattito con i deputati della commissione per l'occupazione e gli
affari sociali, il ministro per le Politiche Sociali, Giuliano Poletti,
ha dichiarato che la Presidenza perseguirà una crescita inclusiva
e sostenibile, per affrontare le sfide occupazionali e "riconquistare
la fiducia dei cittadini europei". I deputati hanno accolto con favore
l'ambizioso programma della Presidenza, che mira a contrastare la disoccupazione
giovanile, la povertà e l'esclusione sociale. La Presidenza si
propone, tra l'altro, di porre fine al lavoro sommerso, di aiutare i disoccupati
aumentando la loro mobilità attraverso l'iniziativa EURES e di
fornire una migliore tutela ai marittimi. Il ministro si è quindi
impegnato a raggiungere un accordo in Consiglio su queste tematiche.
I deputati hanno convenuto che la lotta contro la disoccupazione giovanile
deve rappresentare una priorità fondamentale, pur auspicando misure
più concrete e adeguate. Stimolare la mobilità della forza
lavoro non è di per sé una soluzione alla disoccupazione,
hanno aggiunto, e la maggiore mobilità dovrebbe essere integrata
da misure per ridurre la burocrazia, allo scopo di aiutare le piccole
imprese a creare più posti di lavoro di qualità. I deputati
hanno invitato la Presidenza ad affrontare le discrepanze delle competenze
sul mercato del lavoro attraverso l'istruzione e la formazione. Infine,
hanno sottolineato che la dimensione sociale non dovrebbe essere un fattore
secondario per il raggiungimento della crescita economica. Chiudendo il
dibattito, il Presidente della commissione Thomas Händel (GUE/NGL,
DE) ha voluto evidenziare che sia il Parlamento sia la Presidenza devono
garantire che il programma REFIT della Commissione non comprometta l'attuale
occupazione e i diritti sociali.
Affari costituzionali: ci vuole più
trasparenza
Tra le priorità della Presidenza, presentati martedì alla
commissione per gli affari costituzionali dal Sottosegretario di Stato
agli affari europei Sandro Gozi, figurano i diritti fondamentali che devono
essere un punto focale dell'agenda politica, per allinearsi alla richiesta
di cambiamento formulata dai cittadini con le elezioni europee. Il Sottosegretario
ha quindi evidenziato la necessità di rivedere i progressi nell'applicazione
del trattato di Lisbona e le modalità per incrementare la cooperazione
interistituzionale.
I deputati hanno richiesto una maggiore trasparenza, in particolare sui
procedimenti del Consiglio e della Corte di giustizia, sulla sussidiarietà,
sulla sede del Parlamento europeo, sul registro pubblico UE per i lobbisti
(Registro per la trasparenza) e sull'implementazione dello strumento dell'Iniziativa
dei cittadini europei.
Diritti delle donne: più donne
nei consigli di amministrazione e riapertura dei negoziati sul congedo
di maternità
Il sottosegretario di Stato agli affari europei, Sandro Gozi, rivolgendosi
martedì alla commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza
di genere, ha dichiarato che le priorità della Presidenza includono
l'incremento del numero delle donne nei consigli di amministrazione, la
riapertura del negoziato sulla direttiva per il congedo di maternità,
l'interruzione dello stallo sul progetto di legge contro la discriminazione
e la promozione della parità di genere nei paesi non comunitari.
Rispondendo alle domande dei deputati sulla presenza di donne nel prossimo
collegio dei commissari, Gozi ha dichiarato che "stiamo facendo il
possibile per garantire che la Commissione sia composta da almeno nove
o dieci donne". Infine, ha informato i deputati che la Presidenza
esaminerà anche la questione della violenza di genere.
Ambiente e salute pubblica: OGM, emissioni
e dispositivi medici
"Abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma culturale e di chiarire
che crescita e posti di lavoro possono essere creati rendendo “verde”
tutta l’economia" ha detto il ministro per l'ambiente Gian
Luca GallettiI alla commissione per l'ambiente durante l’audizione
di mercoledì. Tra le altre priorità, Galetti ha citato gli
obiettivi climatici ed energetici 2030, la riforma del sistema di scambio
di emissioni (ETS), la sicurezza energetica e la preparazione per la conferenza
delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si terrà a Lima,
in Perù, nel mese di dicembre.
La Presidenza intende inoltre compiere "progressi significativi"
in merito alla legislazione sulle coltivazioni OGM, sulla riduzione del
consumo di sacchetti di plastica, sul pacchetto qualità dell'aria,
sul monitoraggio delle emissioni del trasporto marittimo e sulle nuove
regole sull’uso indiretto del terreno (Land Use Change, ILUC).
Il Ministro della sanità Beatrice Lorenzin, intervenuta sempre
mercoledì in commissione ambiente, ha detto che la Presidenza cercherà
di raggiungere un compromesso con il Parlamento sui regolamenti che riguardano
i dispositivi medici e quelli medico-diagnostici in vitro e, se possibile,
un rapido accordo in seconda lettura sui controlli ufficiali nella catena
agroalimentare. La Presidenza cercherà, infine, di raggiungere
un accordo in seno al Consiglio sui nuovi prodotti alimentari. "La
salute non è un costo ma un investimento per la nostra società",
ha concluso il Ministro.
Contatti: Federico De Girolamo
Comm - Press
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