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IN PRIMO
PIANO
Inflazione: i prezzi sono al palo, così come
i consumi. Da inizio anno -2% spesa cibo
La Cia evidenzia come sono proprio gli
alimentari a tenere i listini cosi bassi, a partire dai prodotti prettamente
agricoli come frutta (-7,5%) e verdura (-12,1%). Nonostante questo, far
quadrare i conti resta difficile per una famiglia su tre, che continua
con la “spending review” sul carrello della spesa, da cui
si salva solo il discount (+3,1).
L’inflazione scende al livello più basso da quasi 5 anni,
fermandosi a giugno allo 0,3 per cento, spinta in basso soprattutto dai
prezzi alimentari, che calano ai minimi storici dal 1997, con il crollo
dei listini di frutta (-7,5 per cento) e verdura fresca (-12,1 per cento).
Anche così, però, i consumi non ripartono: far quadrare
i conti domestici resta difficile per una famiglia su tre e prosegue la
“spending review” sulla tavola con un ulteriore calo del 2
per cento della spesa per il cibo da inizio 2014. Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi dall’Istat.
Nonostante i listini al dettaglio generalmente fermi, oggi il 77 degli
italiani continua a fare economia sul carrello della spesa, scegliendo
i prodotti da comprare sulla base del prezzo più basso in più
di un caso su due (58 per cento) -sottolinea la Cia- come dimostra l’aumento
esclusivo degli scontrini nei discount nel primo quadrimestre dell’anno
(+3,1 per cento), a dispetto di tutte le altre tipologie di esercizi commerciali
(-2,3 per cento i negozi di quartiere; -0,7 per cento i supermercati;
-1 per cento gli ipermercati).
Oggi sono 6,5 milioni le famiglie che dichiarano di fare regolarmente
la spesa alimentare nelle cattedrali del low-cost, ricorda la Cia, e che
ammettono di aver messo da parte negli acquisti elementi un tempo decisivi
come i prodotti “brandizzati”. (www.cia.it)
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