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IN PRIMO
PIANO
State of the world 2014, governare per la
sostenibilità
Come governare la sostenibilità e in particolare come farlo nel
complesso sistema della produzione alimentare costituisce una delle sfide
fondamentali per indirizzare le società umane verso uno sviluppo
meno insostenibile dell’attuale e una serie di analisi e strumenti
per affrontare questa sfida sono illustrati nell’edizione di quest’anno
del prestigioso rapporto del Worldwatch Institute “State of the
World 2014. Governare per la sostenibilità” presentato da
WWF Italia e Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition in anteprima
per l’Italia.
In occasione del 6° International Forum on Food and Nutrition, organizzato
dalla Fondazione BCFN presso l’Università Bocconi di Milano,
Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia e Gary Gardner, senior fellow
del Worldwatch Institute hanno lanciato l’edizione italiana del
rapporto annuale. Edito da Edizioni Ambiente e curato da Gianfranco Bologna
direttore scientifico del WWF Italia, sarà eccezionalmente scaricabile
gratuitamente solo il 3 e il 4 dicembre dal sito www.barillacfn.com con
l’obiettivo di diffondere al massimo la conoscenza sulle soluzioni
concrete e sostenibili per il nostro futuro che sono già ora disponibili.
Oggi le istituzioni della nostra governance rispetto alla capacità
di controllare le grandi questioni transazionali dovute ai cambiamenti
globali, come il cambiamento climatico, stanno purtroppo fallendo e il
WWF per questo sta operando alla COP20 Conferenza delle Parti della Convenzione
Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico in corso in Perù
per far sì che da Lima si riesca a impostare un accordo sul clima
che sia concreto ed equo.
Su clima e cambiamenti climatici, così come sull’alimentazione
dobbiamo cambiare rotta e lo “State of the World 2014 Governare
per la sostenibilità” fornisce utilissimi analisi e strumenti
in questo senso.
“Per troppo tempo ci siamo concentrati sull’aumento della
disponibilità alimentare, trascurando gli impatti, nel lungo periodo,
della produzione e della distribuzione alimentare e le loro conseguenze
ambientali e sociali.” – ha detto Donatella Bianchi,
presidente del WWF Italia. “Sfamare in maniera sostenibile i previsti
9.6 miliardi di abitanti del 2050 resta una sfida epocale alla quale dobbiamo
rispondere con le massime capacità creative e innovative ed è
anche per questo che il WWF Italia appoggia il Protocollo di Milano sull’alimentazione
e la nutrizione per far sì che il grande evento Expo 2015 possa
tradursi in impegni concreti per la politica e le istituzioni di tutti
i paesi del mondo. E’ fondamentale “costruire” sempre
di più una cultura dell’impegno, dell’impegno concreto
ad essere attori del cambiamento verso modelli di produzione, consumo
e stili di vita più sostenibili.”
Eliminazione dello spreco alimentare, promozione e attuazione di un’agricoltura
sostenibile, eradicazione della fame e lotta alla obesità
sono i tre macro obiettivi che stanno alla base del Protocollo di Milano
promosso dalla Fondazione BCFN. Questa comunione d’intenti ha portato
WWF Italia a sottoscrivere il Protocollo, sin dai primi mesi del 2014
con l’obiettivo di contribuire attivamente alla redazione della
bozza finale che oggi sarà passata alle istituzioni italiane e
internazionali in vista di Expo 2015.
Lo “State of the World 2014. Governare per la sostenibilità”
è appunto dedicato ad un’approfondita analisi multidisciplinare
della problematica della governance per la sostenibilità. I ricercatori
del Worldwatch e tanti studiosi di provenienze disciplinari diverse che
operano nelle Università, nei centri di ricerca, nelle imprese,
nelle NGOs presentano in questo rapporto un quadro ampio e articolato
delle prospettive concrete per impostare una governance efficace e produttiva
per tutta l’umanità in un periodo così complesso e
difficile. Il quadro che emerge è estremamente stimolante.
L’economia alimentare mondiale è al centro dei problemi ambientali
globali.
L’agricoltura odierna, altamente dipendente dall’utilizzo
dei combustibili fossili, non solo contribuisce ai problemi del riscaldamento
globale, ma è esposta ai drammatici effetti derivanti dai cambiamenti
climatici e dai cambiamenti globali, dovuti alle profonde modificazioni
dei cicli del carbonio, dell’azoto, del fosforo, alle modificazioni
dei regimi idrici, alle trasformazioni dei suoli, ai processi di desertificazione,
alla perdita di biodiversità, ecc. Nei mari la produzione alimentare
si scontra con gli insostenibili eccessi dei prelievi, l’inquinamento,
la diffusione pervasiva delle microplastiche, i processi di acidificazione
degli ecosistemi marini dovuti ai cambiamenti climatici, ecc.
Negli ambiti dei processi verso la sostenibilità dello sviluppo
umano è sempre più fondamentale l’opera di sensibilizzazione,
educazione e formazione ed è per questo che, in occasione del lancio
del nuovo “State of the World 2014”, il WWF Italia e la Fondazione
BCFN hanno deciso di unire i loro sforzi per cercare di diffondere al
massimo i contenuti ed il dibattito che deriva da questo importante rapporto
internazionale. (www.wwf.it)
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