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IN PRIMO
PIANO
Occupazione: nel mercato europeo del lavoro si delinea
un crescente divario tra Nord e Sud
La distribuzione di posizioni aperte nel
mercato del lavoro europeo indica un crescente divario di opportunità
tra i Paesi del nord e quelli del sud Europa.
L'ultima relazione del Monitoraggio dei Posti di Lavoro Vacanti in Europa,
un bollettino trimestrale pubblicato dalla Commissione, rivela una carenza
di forza lavoro in Paesi come Austria, Danimarca, Svezia, Estonia, Lettonia,
Gran Bretagna, in contrasto con la bassa offerta di lavoro di Grecia,
Slovacchia e Spagna. Ad esempio, a gennaio 2014, sul portale europeo per
la ricerca di lavoro EURES, erano disponibili più di 2 milioni
di offerte di lavoro, concentrate maggiormente in Gran Bretagna.
L'analisi mette in luce i punti di forza e di debolezza del processo di
reclutamento di quattro Paesi del sud Europa dove, in particolare, sono
sempre più necessarie misure per aiutare i giovani a trovare lavori
coerenti con le proprie capacità e competenze. Il report, inoltre,
conferma la stagnazione dell'offerta lavorativa in Europa nel 2013: in
generale le assunzioni sono diminuite del 4%, tranne che per un lieve
incremento di posti nel settore pubblico.
Mentre in alcuni Paesi del sud Europa come Grecia, Italia, Portogallo
e Spagna il declino di posti di lavoro non sembra arrestarsi, si intravedono,
invece, spiragli di ripresa nel settore agricolo, forestale e della pesca.
Le opportunità lavorative in questa fascia geografica si concentrano
in pochi altri settori, come la sanità, le vendite al dettaglio
e l'amministrazione. Il settore edile è il più colpito dalla
crisi e la ripresa sembra un obiettivo lontano.
Le assunzioni dei giovani in questi quattro Paesi del sud Europa avvengono
in prevalenza nel settore dei servizi e per posizioni a bassa competenza,
spesso stagionali e soggette a un ricambio continuo. Inoltre, i lavoratori
mediamente qualificati devono sempre più adattarsi a mansioni di
livello inferiore, a discapito della crescente preparazione della nuova
forza lavoro.
Alla disoccupazione giovanile, che nel 2013 ha raggiunto livelli preoccupanti,
la Commissione europea risponde con la Garanzia per i Giovani, un ambizioso
programma che tutti gli Stati membri devono implementare al più
presto.
La Garanzia intende aiutare tutte le persone sotto i 25 anni senza lavoro,
a trovare un impiego, un tirocinio o a continuare la formazione, entro
4 mesi dalla fine dell'ultima occupazione. Attraverso il Fondo Sociale
Europeo la Commissione intende combattere i cambiamenti economici e sociali,
investendo sul capitale umano, con 70 miliardi di euro previsti per il
periodo 2014-2020.
Il nostro Paese, dove il tasso di disoccupazione giovanile è pari
al 41,2%, quasi 50% nel Mezzogiorno, ha previsto di implementare la Garanzia
per i giovani alzando la soglia fino a 29 anni.
Commissione europea
DG COMM
Rappresentanza a Milano
Francesco Laera, Giulia Casagrande, Lucia Seletti
+39 02 46 75 141
mail: comm-rep-mil@ec.europa.eu
http://ec.europa.eu/italia Francesco Laera
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