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PRIMO PIANO
Diritto all’acqua, via libera della Commissione Ue a iniziativa
dei cittadini
“Right2Water”: il diritto
all’acqua come bene comune è stato al centro della prima
iniziativa dei cittadini europei, che ha raccolto oltre 1 milione e 800
mila firme in tutta Europa. Diritto umano universale all’acqua potabile
e ai servizi igienico-sanitari, ed esclusione dei servizi idrici da ogni
forma di liberalizzazione, sono al centro dell’iniziativa, cui oggi
la Commissione europea ha risposto con una comunicazione che intende affrontare
le preoccupazioni dei cittadini.
“L’acqua è un bene comune, non una merce! Esortiamo
la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto
umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari”,
afferma l’iniziativa lanciata nel 2012. Oggi la Commissione europea
ha deciso di dare seguito all’iniziativa, nel quadro delle proprie
competenze, e spiega: “Gli organizzatori dell’iniziativa “L’acqua
è un diritto” (Right2Water) hanno chiesto alla Commissione
di garantire che tutti i cittadini dell’UE possano godere del diritto
all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, di escludere l’approvvigionamento
idrico e la gestione delle risorse idriche dalle logiche del mercato interno
e dalla liberalizzazione e di intensificare gli sforzi per assicurare
un accesso indiscriminato all’acqua e ai servizi igienico-sanitari
in tutto il mondo”.
La Commissione in realtà ricorda che le decisioni sulla gestione
dei servizi idrici spettano agli Stati. Questo però non impedisce
di individuare le lacune presenti nel settore. Spiega la Commissione europea:
“Poiché le decisioni sulle modalità di gestione dei
servizi idrici sono esclusivo appannaggio delle autorità pubbliche
degli Stati membri, la Commissione continuerà a rispettare le norme
del trattato, che impongono all’UE di rimanere neutrale rispetto
alle disposizioni nazionali che disciplinano le imprese nel settore
idrico. Analogamente, nei negoziati commerciali internazionali la Commissione
continuerà a garantire il rispetto e la salvaguardia delle politiche
di gestione dei servizi idrici adottate a livello nazionale, regionale
e locale. Le caratteristiche uniche dell’acqua e delle strutture
igienico-sanitarie nel soddisfare le esigenze di base della popolazione
sono state sempre riconosciute dalla normativa dell’UE. La distribuzione
e la fornitura dell’acqua nonché i servizi di trattamento delle
acque reflue sono già esplicitamente esclusi dall’ambito
di applicazione della libera prestazione di servizi transfrontalieri”.
Alla luce dell’iniziativa dei cittadini europei, la Commissione
ha però individuato le lacune e i settori che richiedono un maggiore
impegno a livello di UE o a livello nazionale, al fine di rispondere alle
preoccupazioni alla base della richiesta di intervento dei cittadini.
Per questo la Commissione si impegna a realizzare una serie di attività
che comprendono, fra l’altro, l’aumento degli sforzi per una
piena attuazione della normativa europea sull’acqua da parte degli
Stati, il miglioramento dell’informazione dei cittadini rendendo
più trasparenti la gestione e la diffusione dei dati sulle acque
reflue e sull’acqua potabile, il miglioramento della trasparenza
e della responsabilità dei fornitori di servizi idrici, con la
possibilità dei cittadini di accedere ai dati economici e di qualità.
Fra gli impegni messi in agenda, la difesa dell’accesso universale
all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari come settore prioritario
negli obiettivi di sviluppo per il post 2015 e l’invito agli Stati
a “a tenere conto delle preoccupazioni espresse dai cittadini con
questa iniziativa e incoraggiarli a intensificare gli sforzi per garantire
che tutti possano disporre di acqua sicura, pulita e a buon mercato”.
Commenta il Vicepresidente della Commissione Maroš Šefcovic:
“I cittadini europei hanno fatto sentire la loro voce e oggi la
Commissione ha espresso il suo consenso. Questa forma inedita di esercizio
della democrazia sotto forma di iniziativa popolare paneuropea si tradurrà
in un miglioramento immediato della qualità dell’acqua, delle
infrastrutture, dei servizi igienico-sanitari e della trasparenza per
i cittadini europei e dei paesi in via di sviluppo. Mi congratulo con
gli organizzatori per i risultati conseguiti.”
(www.helpconsumatori.it)
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