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IN PRIMO
PIANO
Diritto all’acqua, Commissione europea
lancia consultazione pubblica
Una consultazione pubblica sulla
politica dell’Unione europea in materia di acqua potabile, per identificare
le aree migliorabili, è l’iniziativa lanciata oggi dalla
Commissione europea in risposta a Right2Water, la prima “iniziativa
dei cittadini europei” giunta in porto, che ha raccolto oltre 1
milione e 800 mila firme in tutta Europa rivendicando il diritto umano
universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari e l’esclusione
dei servizi idrici da ogni forma di liberalizzazione.
Una prima risposta all’iniziativa era arrivata lo scorso marzo e
ora la Commissione europea prosegue la sua attività attraverso
una consultazione pubblica che, si legge in una nota, “dovrebbe
consentire una migliore comprensione delle opinioni dei cittadini e delle
parti interessate sulla necessità e sulle possibili azioni che
potrebbero essere intraprese per migliorare la fornitura di acqua potabile
di qualità elevata. Le questioni riguardano problematiche quali
l’attuale livello di qualità dell’acqua potabile, le
principali minacce per l’acqua potabile, le esigenze di informazione
dei cittadini e le eventuali azioni ulteriori che potrebbero essere adottate
a livello dell’Unione europea”.
La consultazione è aperta fino al 15 settembre. Un ulteriore passo
che la Commissione sta studiando è quello di avviare un dialogo
tra le parti interessate per quanto riguarda la trasparenza nel settore
dell’acqua.
Ha detto Janez Potocnik, Commissario per l’Ambiente: “La fornitura
di acqua potabile sicura e di buona qualità in tutta l’Unione
europea rappresenta un risultato importante della normativa UE. Ma dobbiamo
anche considerare le sfide future e affrontare i problemi segnalati dall’iniziativa
dei cittadini europei. Ciò significa proseguire il dialogo con
i cittadini e ascoltare le aspettative dei consumatori e delle altre parti
interessate sulla futura normativa dell’UE sull’acqua potabile.”
Secondo Maroš Šefcovic, Vicepresidente e Commissario per le
Relazioni interistituzionali e l’amministrazione, responsabile per
la creazione del quadro per le iniziative dei cittadini europei, “la
conclusione di questa prima iniziativa riuscita dei cittadini europei,
ossia la presentazione da parte della Commissione della sua strategia
di risposta, costituisce in realtà solo il punto di partenza del
processo. È solo adesso che iniziamo a mantenere le nostre promesse.”
Come si legge nella Comunicazione della Commissione in risposta all’iniziativa
Right2Water, “la Commissione accoglie con favore la mobilitazione
dei cittadini europei a sostegno dell’accesso all’acqua e
alle strutture igienico-sanitarie, in Europa e a livello mondiale. Reputa
importante considerare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi
igienico-sanitari nella sua dimensione di diritto umano e continuerà
a garantire che questo principio resti al centro delle sue politiche.
A livello dell’UE, la Commissione, forte dell’esperienza acquisita,
continuerà ad a migliorare l’accesso all’acqua e alle
strutture igienico-sanitarie e a estenderlo a un numero sempre maggiore
di cittadini, puntando a coprire l’intera popolazione, attraverso
le politiche ambientali e il finanziamento delle infrastrutture. La Commissione
– prosegue il documento – continuerà a garantire la
neutralità dell’UE rispetto alle scelte nazionali, regionali
e locali relative alla prestazione dei servizi idrici, vigilando nel contempo
sul rispetto dei principi fondamentali del trattato, quali la trasparenza
e la parità di trattamento. Resterà all’ascolto delle
preoccupazioni dell’opinione pubblica riguardo alla specificità
dei servizi legati all’acqua, come ha fatto nell’ambito dell’iter
legislativo sulle norme unionali in materia di concessioni. Un altro elemento
su cui si concentreranno gli sforzi dell’UE è la trasparenza,
allo scopo di stimolare una partecipazione più attiva dei cittadini,
colmando le lacune nell’informazione che impediscono loro di contribuire
maggiormente alle decisioni relative alla gestione delle risorse idriche
a livello locale, regionale e nazionale”. (www.helpconsumatori.it)
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