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IN PRIMO
PIANO
Coldiretti, deflazione choc: -12,2% prezzi
delle verdure
L'indice generale dei prezzi
dei prodotti agricoli alla produzione nell'arco di tempo considerato (secondo
trimestre del 2014) "è sceso in media del 4,8% a causa della
spirale recessiva alimentata dalla crisi
Roma, 10 settembre 2014 - "E' deflazione shock con il crollo
del 12,2% dei prezzi delle verdure e del 8,9% quelli della frutta nei
campi dove scendono del 9,1% anche le quotazioni dei cereali e del 3,7%
quelle dell'olio di oliva". E' quanto emerge da una analisi della
Coldiretti sulla base dei dati Istat relazioni ai prezzi dei prodotti
agricoli nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente.
L'indice generale dei prezzi dei prodotti agricoli alla produzione nell'arco
di tempo considerato "è sceso in media del 4,8% a causa della
spirale recessiva alimentata dalla crisi- sottolinea la Coldiretti- che
ha colpito duramente le imprese agricole che hanno dovuto affrontare anche
una estate flagellata dal maltempo".
L'andamento dei prezzi "riflette in generale una situazione difficile
sul lato degli acquisti alimentari- precisa la Coldiretti- che sono tornati
indietro di oltre 33 anni, ai livelli minimi del 1981, a causa della crisi
con la spesa per abitante, che era sempre stata tendenzialmente in crescita
dal dopoguerra fino a raggiungere l'importo massimo nel 2006, che è
iniziata a crollare da allora, progressivamente ed in misura crescente
ogni anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sui consumi
finali delle famiglie a valori concatenati".
Gli italiani nei primi anni della crisi "hanno rinunciato soprattutto
ad acquistare beni non essenziali, dall'abbigliamento alle calzature ma,
una volta toccato il fondo, hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo
al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost, ma ad alto
rischio. Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per
la seconda parte del 2014 perché- conclude la Coldiretti- sarà
proprio la spesa alimentare, che rappresenta la seconda voce dei budget
familiari, a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese".
(www.quotidiano.net)
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