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IN PRIMO
PIANO
L’Unione Nazionale Consumatori commenta gli ultimi dati
sull’inflazione, resi noti il 14 ottobre
“La deflazione è dovuta al
drammatico crollo dei consumi e alle difficoltà che hanno le famiglie
ad arrivare a fine mese” è il commento di Massimiliano Dona,
Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ai dati resi
noti oggi dall’Istat sull’inflazione (-0,2% su base annua).
L’associazione ricorda che la spesa per consumi delle famiglie residenti
è scesa rispetto ai valori pre-crisi dell’ 8,05%, passando
dai 985 mld del 2007 a 906 mld del 2013 (valori concatenati), con un crollo
di 79 miliardi (79 mld). Anche a prezzi correnti la spesa è scesa
in soli due anni, dal 2011 al 2013, di oltre 29 mld. Dati impressionanti.
Per l’associazione di consumatori si dovrebbe però notare
anche che la riduzione dei prezzi, al di là dei motivi che l’hanno
determinata, consente, in termini di diminuzione del costo della vita,
un risparmio di 67 euro su base annua per una famiglia di 3 persone.
Nonostante la deflazione a livello medio nazionale, si evidenziano notevoli
disparità a seconda della città. Bolzano risulta la
città più cara d’Italia, con un’inflazione dell’1%
ed un aggravio di spesa, per una famiglia di 3 persone, pari a 452 euro
su base annua. La palma del risparmio spetta invece a Milano, dove l’abbassamento
dei prezzi consente ad una famiglia di 3 persone di risparmiare 321 euro.
Una differenza, tra le due città, pari a 773 euro.
Al secondo posto, per abbassamento dei prezzi, si colloca Roma (208 euro
in meno per una famiglia di 3 componenti), seguita da Firenze (182 euro).
Fonte: UNC su dati Istat
(www.consumatori.it)
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