|
IN PRIMO
PIANO
Confcommercio: consumi “in movimento” ma senza ripresa di
spesa
Consumi “in movimento”
ma il quadro complessivo resta debole; prematuro parlare di un recupero
della spesa delle famiglie. C’è un miglioramento dei consumi
su base mensile, mentre a livello annuale c’è una flessione
dello 0,1%: vanno bene soprattutto beni e servizi per le comunicazioni,
mentre rimangono in flessione i consumi che interessano la casa, gli alberghi
e i pasti fuori casa, l’abbigliamento e le calzature, che rimangono
sul segno meno nonostante i saldi. Sono gli ultimi dati dell’Indicatore
dei Consumi Confcommercio relativi a luglio.
A luglio l’indicatore ICC Confcommercio è in lieve crescita
– più 0,3% – rispetto al mese di giugno, mentre il
confronto annuale evidenzia un calo dello 0,1%. La media a tre mesi è
stabile. Per Confcommercio “tutto questo anche in considerazione
di un quadro congiunturale che resta fiacco e ricco di contraddizioni,
indica che è ancora prematuro parlare di inizio di una fase
di recupero della spesa delle famiglie”. Il quadro generale
evidenzia infatti che i deboli segnali di miglioramento dei consumi sono
offuscati dal terzo calo consecutivo della fiducia. La situazione economica
complessiva non è buona: la produzione industriale non mostra un
deciso recupero, i dati sull’occupazione si alternano, le imprese
sono condizionate da aspettative negative, l’attività produttiva
è debole, il tasso di disoccupazione è al 12,6%.
Rispetto a giugno l’Indicatore dei Consumi Confcommercio mostra
un modesto incremento (+0,3%): il risultato deriva da un aumento dello
0,6% della domanda per la componente relativa ai beni, mentre la componente
relativa ai servizi ha evidenziato un calo della spesa dello 0,2%. Il
confronto mensile evidenzia un aumento di spesa per i beni e servizi per
la mobilità (+1,9%) e per gli alimentari e bevande e tabacchi (+0,9%).
In lieve incremento sono i beni e servizi per le comunicazioni (+0,4%),
i beni e servizi ricreativi (+0,3%), i beni e servizi per la cura della
persona (+0,2%) e l’abbigliamento e le calzature (+0,1%). Si è,
invece, ridotta a luglio la spesa per gli alberghi, pasti e consumazioni
fuori casa (-0,4%) e per i beni e servizi per la casa (-0,3%).
Il confronto annuale evidenzia che a luglio c’è una flessione
dell’ICC dello 0,1%, sintesi di una modesta crescita dello 0,1%
della domanda relativa ai servizi, mentre la spesa per i beni ha registrato
un calo dello 0,2%. A luglio 2014, variazioni positive, su base annua,
si rilevano per i beni e servizi per le comunicazioni (+5,2%), per i beni
e servizi per ricreativi (+0,9) e per i beni ed i servizi per la mobilità
(+0,3%), dato sui cui influisce il miglioramento delle vendite di automobili
ai privati, anche se non si tratta di una vera ripresa del mercato. Aumentano
lievemente anche gli alimentari, bevande e tabacchi (+0,2%), mentre rispetto
al 2013 c’è una riduzione dei consumi per i beni e servizi
per la casa (-1,7%), gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-1,1%),
l’abbigliamento e le calzature (-1,1%) che permangono in territorio
negativo nonostante il periodo dei saldi. (www.helpconsumatori.it)
Questo sito web utilizza solo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento. Per saperne di pił
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|