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IN PRIMO
PIANO
Clima ed energia: obiettivi UE per un'economia competitiva, sicura
e a basse emissioni di carbonio entro il 2030
Riduzione delle emissioni di gas a effetto
serra (GHG) del 40% rispetto al 1990, un obiettivo vincolante a livello
UE per portare la quota delle energie rinnovabili al 27%, politiche più
ambiziose in materia di efficienza energetica, un nuovo sistema di governance
e una serie di nuovi indicatori per assicurare un sistema energetico competitivo
e sicuro: questi i pilastri del nuovo quadro UE in materia di clima ed
energia per il 2030, presentato il 21 gennaio dalla Commissione europea.
Sostenuto da un’analisi dettagliata
dei costi e dei prezzi dell’energia, il quadro 2030 garantirà
certezza normativa per gli investitori e un approccio coordinato fra gli
Stati membri per sviluppare nuove tecnologie. Il quadro si propone come
stimolo costante per progredire verso un’economia a basse emissioni
di carbonio e un sistema energetico competitivo e sicuro, da cui deriveranno
prezzi accessibili per tutti i consumatori, maggiore sicurezza delle forniture
energetiche, minore dipendenza dalle importazioni di energia e nuove opportunità
per la crescita e l’occupazione, se si considerano i potenziali
impatti sui prezzi a lungo termine.
La comunicazione che stabilisce il quadro 2030 sarà discussa ai
massimi livelli, in particolare in seno al Consiglio europeo e al Parlamento
europeo. Il testo sarà accompagnato da una proposta legislativa
per una riserva di stabilità del mercato per il sistema di scambio
di quote di emissioni dell’UE (UE ETS), da attivare a partire dal
2021. Una relazione sui costi e sui prezzi dell’energia in Europa,
pubblicata contemporaneamente alla comunicazione, suggerisce che l’aumento
dei prezzi può essere contenuto attuando politiche efficaci sotto
il profilo economico, creando mercati energetici competitivi e con una
migliore efficienza energetica.
Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha
dichiarato: "Se l'azione per il clima rappresenta una chiave di volta
per il futuro del nostro pianeta, una politica energetica veramente europea
lo è per la nostra competitività. Il pacchetto presentato
oggi ci dimostra che agire contemporaneamente su questi due fronti non
è in contraddizione ma, al contrario, contribuisce a
vantaggi reciproci. È nell'interesse dell'UE creare un'economia
che offra sempre maggiori opportunità di occupazione e dipenda
sempre meno da energia importata, grazie a una maggiore efficienza e al
ricorso crescente a energia pulita prodotta internamente. Un taglio del
40% nelle emissioni di gas a effetto serra rappresenta un obiettivo particolarmente
ambizioso ma è la pietra miliare più efficace in termini
di costi nel nostro percorso verso un'economia a basse emissioni. Anche
l'obiettivo di raggiungere il 27% di energie rinnovabili è un segnale
importante: rappresenta stabilità per gli investitori, stimola
l'occupazione verde e rende più sicure le nostre forniture energetiche".
Günther Oettinger, Commissario per l'Energia, ha dichiarato: "Il
quadro 2030 rispecchia la determinazione dell'UE a promuovere un'economia
competitiva a basse emissioni di carbonio, stabilità negli investimenti
e sicurezza nell'approvvigionamento energetico. Il mio obiettivo è
garantire che il costo dell'energia continui a rimanere accettabile per
famiglie e imprese. Il quadro 2030 è molto ambizioso nelle sue
proposte per combattere i cambiamenti climatici, ma riconosce anche la
necessità di contenere i costi. Il mercato interno dell'energia
fornisce le basi per raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo e continuerò
a lavorare per il suo completamento in modo da sfruttarne fino in fondo
il potenziale. Per farlo, dobbiamo dare un'impostazione fortemente europea
alle politiche che riguardano le energie rinnovabili".
Connie Hedegaard, Commissaria incaricata dell'Azione per il clima, ha
dichiarato: "Abbiamo smentito tutti quelli che dicevano che oggi
la Commissione non avrebbe proposto niente di particolarmente ambizioso.
Tagliare le emissioni del 40% rappresenta l'obiettivo più efficace
in materia di costi per l'UE e tiene conto della nostra responsabilità
a livello mondiale. Naturalmente, l'Europa deve continuare a spingere
fortemente per le energie rinnovabili: per questo la proposta di un obiettivo
vincolante annunciata dalla Commissione è estremamente importante.
Si dovrà ora raggiungere un accordo sui dettagli, ma la direzione
da percorrere è già chiara. Se anche altre regioni del mondo
fossero altrettanto ambiziose nella lotta ai cambiamenti climatici, oggi
il pianeta sarebbe in condizioni decisamente migliori."
(http://ec.europa.eu)
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