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IN PRIMO
PIANO
Ambiente: Oscar Green, arrivano api sentinelle
in Terra fuochi
Le api sentinelle antinquinamento della Terra dei fuochi, le microalghe
elisir di lunga vita, le prime chips di pane che piacciono a grandi e
piccini. Sono alcune idee innovative messe in atto da giovani imprenditori
agricoli della Coldiretti vincitori degli "Oscar Green", premiati
oggi dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Sette i vincitori
con idee originali e utili quali le sorprese culinarie della canapa, le
fragole con la carta d'identità, il pecorino anticolesterolo e
come se non bastasse, l'orto nel carcere dove si respira aria di libertà.
I riconoscimenti sono stati assegnati sotto l’alto Patronato del
Presidente della Repubblica.
Essere particolarmente attenti alla tutela dell’ambiente oggi è
fondamentale, soprattutto in una zona tristemente nota come quella della
Terra dei fuochi e a pensarci è stato Salvatore Sorbo che ha conquistato
l'Oscar nella categoria "non solo agricoltura". Il giovane apicoltore
della Coldiretti ha, infatti, messo le sue arnie a disposizione di "Cara
Terra" un virtuoso progetto di biomonitoraggio dell'ambiente, nella
terra dei fuochi, attraverso le api.
Questo ambizioso progetto che prevede la collaborazione dell’'università
di Napoli e quella del Molise ha lo scopo di trasformare gli alveari e
le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna
delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare
il grado di inquinamento presente sul territorio. Le api, infatti, si
sa, non mentono mai, volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle
falde, catturano le polveri sottili (il noto pm10) e trasmettono le informazioni
raccolte, ogni giorno, al loro alveare.
Nella categoria "Esportare il territorio" invece l’Oscar
va alla brillante idea di Domenico D'Ambrosio che ha inventato la prima
"chips" di pane sfruttando l’idea di un gesto antico,
quello di strappare la corteccia del pane che ad Altamura in Puglia si
compie da secoli per consuetudine. Da qui infatti nasce l’intuizione
di creare una vera e propria sfoglia di semola di grano duro ai mille
sapori dall’extravergine al formaggio di cui se ne può tranquillamente
fare una scorpacciata senza temere per la linea perché risulta
leggera e altamente digeribile.
L’Oscar green nella categoria "stile e cultura d’impresa"
se lo aggiudica invece la geniale idea di Pasquale Polosa che in Basilicata,
dopo i suoi studi universitari, individua un antico canapaio, dove probabilmente
in passato veniva prodotta la canapa e mette in coltura 10 ettari di canapa
(cannabis sativa), di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad
alto contenuto di proprietà terapeutiche. Ecco i trasformati: un
olio incredibile per le sue potenzialità da impiegare nella medicina
e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, ma anche
fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia oltre a pannelli fonoassorbenti.
E ancora nella categoria 'Ideando' viene premiato - afferma la Coldiretti
- l’entusiasmante modello imprenditoriale di Matteo Castioni che
ha invece sperimentato con successo la stravagante idea di coltivare in
Veneto le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus che risultano
essere davvero portentose. Le microalghe di Matteo infatti non solo vengono
ampiamente utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori
e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente
ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali, ma sono molto
utili anche in agricoltura perché risultano essere ottimi fertilizzanti
naturali.
Per la categoria "Campagna Amica" l’Oscar va invece a
Guglielmo Stagno D'alcontres che a pochi passi dal centro di Milano ha
creato delle vere e proprie serre spaziali riscaldate con pannelli fotovoltaici
dove vengono coltivate delle straordinarie fragole in orti sospesi. Nella
categoria in filiera viene invece premiato Carlo Santarelli che in Toscana
ha deciso di produrre con grande successo un pecorino anticolesterolo.
Si tratta di uno straordinario progetto scientifico realizzato dal caseificio
di Carlo, in collaborazione con l'Università di Pisa e di Cagliari,
che ha caratteristiche davvero sorprendenti perché il pecorino
anticolesterolo viene realizzato semplicemente modificando le abitudini
alimentari delle greggi e cambiando i loro pascoli.
E per finire - conclude la Coldiretti - la "menzione speciale per
Paese Amico" viene assegnata, a Bernardina Di Mario, grazie al progetto
dell’orto amico dei detenuti nel Carcere di Capanne a Perugia. In
questo carcere la vera libertà è nell’orto, è
nei dodici ettari di terra, con frutteto, oliveto, quattro serre, ma anche
ortaggi in pieno campo e un allevamento di polli, con tanto di macello
aziendale.
"I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del
nostro territorio un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge
milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia
competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia
e delle idee" ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto
Moncalvo.
(www.adnkronos.com)
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