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IN PRIMO
PIANO
Clima: settimana decisiva a Lima per preparare un accordo per
il 2015
Entra nella seconda e decisiva settimana
la conferenza dell’Onu sul clima in Perù. L’unico risultato
di rilievo della prima parte è stato l’impegno di 8 Paesi
latinoamericani a rimboschire circa venti milioni di ettari di terre distrutte
dalla deforestazione, entro il 2020. Un impegno limitato visto che il
centro internazionale di agricoltura tropicale fa notare che sono ben
200 milioni gli ettari andati perduti a causa dello sfruttamento.
A Lima l’obiettivo è creare le basi per un accordo sul clima
alla conferenza di Parigi che si terrà fra un anno e che dovrebbe
sostituire il protocollo di Kyoto. Lo scopo della comunità internazionale
è limitare il surriscaldamento a 2 gradi.
Gli attivisti di Greenpeace hanno scelto le linee di Nazca, sito del patrimonio
mondiale dell’Umanità, per fare pressione sui Paesi riuniti
a Lima.
Wolfgang Sadik, Greenpeace: “Secondo noi queste linee sono un simbolo
per il cambiamento climatico. Ciò che qui è accaduto in
passato su una scala più piccola succede adesso a livello globale.
La civiltà Nazca è scomparsa a causa del cambiamento climatico”.
I venti attivisti di Greenpeace, da sette Paesi diversi, hanno srotolato
lettere giganti con il messaggio: “E’ tempo di cambiare, il
futuro è rinnovabile”. (http://it.euronews.com)
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