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IN PRIMO
PIANO
Campagna UE anticontraffazione: Tajani incontra vertici
GdF
Lunedì 14 gennaio 2013
il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha incontrato
il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo,
presso il Comando Generale del Corpo in Roma.
Nel corso dell'incontro il Vicepresidente
Tajani, Commissario responsabile per l'Industria e l'imprenditoria, ha
tenuto a ringraziare il Generale Capolupo per l'impegno e i risultati
operativi della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione di
prodotti industriali dell'UE e per il supporto fornito alla campagna contro
i prodotti contraffatti lanciata dalla Commissione europea. La campagna
mira a sensibilizzare maggiormente i consumatori riguardo ai rischi dei
prodotti contraffatti e a promuovere una collaborazione più stretta
tra Commissione europea, autorità nazionali e associazioni di settore
per bloccare la produzione e la circolazione di merce contraffatta.
"La contraffazione causa la perdita di posti di lavoro e comporta
rischi per la salute e la sicurezza." ha ricordato il Vicepresidente
Tajani. "Molti si lasciano tentare da quello che può sembrare
un buon affare, ma la merce contraffatta può diventare non solo
velocemente inutilizzabile e inefficace ma anche pericolosa perché
generalmente prodotta senza il dovuto rispetto delle norme europee sulla
salute e la sicurezza."
Le aziende europee investono in ricerca e innovazione per creare prodotti
originali; la contraffazione fa perdere vendite e profitti e questo provoca
a sua volta un'emorragia di posti di lavoro. Come se non bastasse, i contraffattori
non pagano tasse o dazi e danneggiano così il bilancio degli Stati:
chi paga il conto sono i contribuenti europei. Oltretutto comprando prodotti
contraffatti si supporta indirettamente il crimine organizzato.
"Nel 2011 la Guardia di Finanza, assieme all'Agenzia delle Dogane
e dei Monopoli, ha confiscato ben il 90% di tutti i prodotti contraffatti
sequestrati nell'intero territorio dell'UE. Non posso che complimentarmi
con le Fiamme Gialle – ha dichiarato il Vicepresidente Tajani –
e ho pregato il Generale Capolupo di condividere il know-how operativo
e organizzativo del Corpo con i propri partner negli altri Stati membri
dell'UE. La Commissione Europea, da parte sua, continuerà a offrire
ogni possibile sostegno alla Guardia di Finanza nella sua attività
a tutela degli interessi economici dell'Unione europea".
Le autorità nazionali, come la Guardia di Finanza in Italia, svolgono
un ruolo fondamentale nella prevenzione dell'ingresso di merci contraffatte
nell'UE. La Commissione europea sta cooperando con esse su una serie di
azioni volte a rafforzarne la capacità di combattere il traffico
illegale di merci contraffatte. Nel febbraio 2013 la Commissione incentiverà
ulteriormente la sorveglianza del mercato attraverso un piano pluriennale
e uno strumento legislativo unico volto a inasprire i controlli sui prodotti
nel mercato interno che consenta alle autorità di ritirare immediatamente
dal commercio i prodotti non conformi alla legge e pericolosi. Tale regolamento
sarà direttamente applicabile e vincolante in tutti gli Stati membri.
"Sono fiero, come italiano, che il mio paese disponga di un Corpo
come la Guardia di Finanza, riconosciuto, stimato e apprezzato in tutta
Europa e nel resto del mondo. Come Vicepresidente della Commissione europea
sono lieto anche che le Fiamme Gialle siano da oltre vent’anni un
prezioso strumento per vigilare sulla legalità economico-finanziaria
di tutta l'Unione europea" ha dichiarato il Vicepresidente Tajani
al Generale Capolupo e al suo Stato Maggiore al termine della visita.
Dati sul fenomeno
Il mercato della contraffazione vale 450 miliardi di euro a livello mondiale
e si stima che esso raddoppierà entro il 2015. Stando ai dati forniti
dalle dogane europee, nel 2011 i casi di contraffazione rilevati sono
aumentati del 15%, le confische di articoli contraffatti dell'11% e il
loro valore, alla vendita al dettaglio, del 14%. In Italia il mercato
della contraffazione vale circa 7 miliardi di euro che si traducono in
minori entrate fiscali per 1,7 miliardi e una perdita di 110 mila posti
di lavoro. I più colpiti sono i settori dell'abbigliamento e dell'accessorio
(2,5 miliardi di euro), dei cd, dvd e del software (1,8 miliardi) e l'agroalimentare
(1,1 miliardi). Il 73% dei beni sequestrati è di provenienza cinese.
Il Governo italiano diede impulso al contrasto alla contraffazione con
l'approvazione della legge n. 99 del 2009 (cosiddetta legge sviluppo).
In tale contesto furono previste misure relative alla protezione dei diritti
di proprietà intellettuale e dei prodotti made in Italy. Con la
stessa legge è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo
economico il Consiglio nazionale anticontraffazione con funzioni di indirizzo,
impulso e coordinamento di tutte le amministrazioni centrali e locali
che si occupano di lotta alla contraffazione.
(http://ec.europa.eu)
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