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Maltempo: Cia, danni al Nord e raccolta ritardata fino a 30 giorni
Le temperature ancora inferiori alla media
continuano a tenere a freno i tempi di maturazione delle coltivazioni
nei campi, facendo prevedere dei ritardi di raccolta che nelle regioni
settentrionali arrivano fino ai trenta giorni. Lo afferma la Cia (Confederazione
italiana agricoltori) in una nota, in cui specifica che questo stravolgimento
del calendario agricolo si ripercuote anche sui tempi di assunzione della
manodopera dei lavoratori stagionali, impiegati in questo periodo soprattutto
nella raccolta della frutta e verdura: dalle pesche ai pomodori, dalle
albicocche ai meloni e alle susine.
Tutte operazioni - sottolinea la Cia - che nelle campagne del Sud si stanno
svolgendo piuttosto regolarmente, facendo prevedere buone performance
in qualità e quantità soprattutto per i cereali, mentre
nel Centro-Nord i danni consistenti causati dal maltempo, che ha compromesso
il normale svolgimento delle attività agricole soprattutto a marzo
e a maggio, fanno prevedere importanti cali di produzione soprattutto
per mais e soia (fino al -40 per cento), per l'ortofrutta (fino al -15
per cento), per le foraggere (-30 per cento) e per il riso (-20 per cento).
A marzo, il mese delle semine, nelle regioni del Nord è scesa il
102 per cento di pioggia in più -ricorda la Cia- rendendo impossibile
in molti casi ai produttori l'accesso in campo con i macchinari agricoli.
Un'altra fase fortemente anomala è stata registrata nel mese di
maggio, quando sempre nelle regioni settentrionali è caduta il
50 per cento di pioggia in più rispetto alle medie stagionali.
Anche in questo caso si tratta di un mese decisivo per l'agricoltura,
visto che coincide con la fase di maturazione di gran parte della frutta
estiva, ma anche delle foraggere e dei cereali. (www.asca.it)
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