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Ogm: Nesi (Aics), Italia ha perso 75% diversità
colture
"La FAO stima che tra il 1900 e il 2000 sia andato perduto il 75%
della diversità delle colture italiane. Gli OGM sarebbero il vero
colpo di grazia ad una delle poche risorse rimaste all'Italia per guardare
al futuro". Lo ha dichiarato Andrea Nesi, coordinatore nazionale
della commissione ambiente di AICS.
"Decenni dedicati a sviluppare modelli di tutela delle tipicità
a che pro? L'Europa piuttosto si adoperi per promuovere l'incremento delle
coltivazioni biologiche e per informare i cittadini dell'Unione dei vantaggi,
quelli si indiscutibili, nel consumo di tali prodotti. A noi piace parlare
di recupero, conservazione, valorizzazione. In un incredibile intreccio
che coinvolge ambiente e storia, salute e piacere, cultura e turismo si
vede con chiarezza una delle vie di rilancio del nostro Paese. Incompatibile
con un'agricoltura OGM oriented. Tra l'altro, non nuoce ribadirlo, in
Italia l'80% dei cittadini non vuole OGM a tavola ed a livello europeo
la situazione non è diversa" continua Nesi. Nesi conclude:
"In sede europea è giunto il momento di abbandonare l'atteggiamento
difensivo e partire decisamente all'attacco con proposte di sviluppo dell'agricoltura
del futuro, che ci sono.
Ma anche chiarire in modo inequivocabile che l'Italia rifiuta gli OGM
nella filiera alimentare umana".(AGI) .
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