|
IN
PRIMO PIANO
Consumi alimentari: meno 1,8% nei primi 8 mesi 2013
In crisi è un po' tutto il carrello della spesa. Flettono pasta,
latte, frutta e ortaggi, ma anche pesce, olio e vino. Una raffica di segni
meno che ha investito i consumi alimentari della famiglie italiane da
inizio anno a tutto il mese di agosto, data dell'ultima rilevazione Ismea/Gfk-Eurisko.
Un calo complessivo dell'1,8% in quantità e del 3,7% nella spesa
rispetto ai primi otto mesi del 2012.
Variazioni positive - spiega l'Ismea - emergono solo per i prodotti del
reparto pasticceria e biscotteria (+2,3% in volume), per le uova (+1,7%)
e per i formaggi (+0,9%), mentre i vini crescono solo in termini di spesa
(+3,6%) a causa dei rincari registrati in tutte le fasi di scambio.
Più in dettaglio, i consumi di pasta si riducono di circa l'1%
con una contrazione della spesa che sfiora il 9% per effetto dell'elevata
incidenza delle promozioni e dello spostamento degli acquirenti verso
format distributivi più convenienti, come i discount.
In calo anche le carni fresche sia in termini di volumi (-2,4%) che di
spesa (-1,4%). La flessione è principalmente dovuta alla diminuzione
dei consumi di bovino (-4% circa in volume e in valore), conseguente a
uno spostamento degli acquisti sia verso altre tipologie di carni di prezzo
inferiore (suina e avicola in particolare), sia verso le uova.
Nel complesso - prosegue l'analisi dell'Istituto - si riducono anche
gli acquisti di lattiero-caseari nel loro insieme (-2,2% in volume, -3,8%
in valore), sui quali pesa la significativa flessione del latte fresco
che cede il 4% dei quantitativi acquistati e il 7,5% degli incassi. Per
l'ittico i consumi si riducono del 3,5% in volume e del 12,5% in valore,
con performance particolarmente negative per il pesce fresco (-4,8% e
-18,4%). Rilevante anche la contrazione degli oli extra vergini di oliva
che arretrano di quasi il 10% in quantità e di un 9% circa in termini
monetari.
Più leggero il carrello anche per frutta e ortaggi. Le variazioni
oscillano dal meno 3% della frutta fresca (sia in volume che in valore),
al meno 1,8% degli ortaggi (-2,3% la spesa). Da rilevare l'inversione
di tendenza degli ortaggi di IV gamma, comparto che fino al 2012 era sempre
cresciuto. Nei primi otto mesi del 2013 gli acquisti hanno subito una
contrazione su base annua del 3,5%, nonostante la forte diminuzione dei
prezzi medi al consumo (-7,5% la spesa). (www.ismea.it)
Questo sito web utilizza solo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento. Per saperne di pił
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|