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IN PRIMO
PIANO
Greeenpeace: aiutiamo le api. «Diciamo basta ai pesticidi killer»
Travestiti da api, sabato mattina
15 giugno i volontari di Greenpeace, gruppo locale di Bergamo, hanno fatto
visita al mercato ortofrutticolo con un appello: www.SalviamoLeApi.org.
In ventisei città italiane le api attiviste di Greenpeace hanno
portato il loro messaggio a consumatori e commercianti per ricordare che
la gran parte del cibo di cui necessitiamo dipende direttamente dall'opera
di impollinazione delle api, e che loro e gli altri insetti impollinatori
sono a rischio a causa di pesticidi e pratiche agricole di stampo industriale.
“Le evidenze scientifiche sulle conseguenze dei pesticidi più
dannosi per le api sono chiare. Non possiamo permetterci di perdere le
api e il resto degli impollinatori naturali: l'Italia e gli altri Paesi
europei devono agire per vietare queste sostanze killer”. Lo afferma
Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace.
“La drastica riduzione delle api è solo un sintomo di un
sistema agricolo che ha fallito, basato sull'uso intensivo di prodotti
chimici e ostaggio degli interessi di potenti multinazionali. Incrementare
subito metodi agricoli sostenibili è l'unica soluzione a lungo
termine per salvare le api e l'agricoltura in Europa”.
Sul sito www.salviamoleapi.org Greenpeace ha lanciato una petizione indirizzata
al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De
Girolamo. Le richieste: vietare l'uso dei pesticidi dannosi per api e
impollinatori a cominciare dai sette più pericolosi, adottare piani
d'azione per gli impollinatori al fine di sviluppare pratiche agricole
non dipendenti da prodotti chimici e incrementare la biodiversità
in agricoltura.
Il legame tra api, agricoltura e cibo che portiamo sulle nostre tavole
- scrive Greanpeace - è molto stretto. Fino al 35 per cento della
produzione mondiale di cibo dipende dal servizio di impollinazione naturale
offerto da questi insetti. Delle 100 colture da cui dipende il 90 per
cento della produzione globale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione
delle api. Solo in Europa, ben 4 mila varietà agricole dipendono
dalle api.
Il drammatico calo complessivo delle api è il risultato di molteplici
fattori, ma in particolare alcuni pesticidi, fra i quali i neonicotinoidi,
rivestono il ruolo di veri e propri killer. Oltre ai fenomeni di intossicazione
acuta che portano alla morte immediata delle api, sono molti gli effetti
sub-letali legati a questi pesticidi, ad esempio effetti sulla fisiologia,
interferenze con la capacità di approvvigionamento del cibo, problemi
d'orientamento e l'impatto sui processi di apprendimento. La capacità
delle api di resistere a malattie e parassiti sembra essere direttamente
influenzata dalla loro esposizione a tali sostanze tossiche, con conseguenze
catastrofiche per la loro salute e sopravvivenza.
“Le api e gli altri insetti impollinatori sono i migliori alleati
degli agricoltori, fondamentali per la produzione di cibo. Per fermare
il loro declino, dobbiamo vietare l'uso dei pesticidi più dannosi
e investire invece sulla sostenibilità: meno sostanze chimiche,
più finanziamenti per ricerca, sviluppo e applicazione di pratiche
agricole ecologiche” - continua Ferrario.
Su www.SalviamoLeApi.org è disponibile in esclusiva il trailer
italiano del film-documentario “Un mondo in pericolo” (More
than honey) del regista svizzero Markus Imhoof che descrive, con riprese
spettacolari, la vita delle api minacciate dai pesticidi che la campagna
di Greenpeace chiede di bandire ( http://youtu.be/MjMpNCIQcaw
).
Inoltre si possono ascoltare le video testimonianze di apicoltori italiani
ed europei, che raccontano i fenomeni di morie delle api (http://youtu.be/H0pHafcRoTo)
e ricordano che tutti possiamo fare qualcosa per difenderle. Dal sito
è possibile scaricare un kit di azione con un volantino informativo,
moduli raccolta firme per la petizione, cartello per identificare “aree
salva-api” - da mettere in giardini, orti e balconi dove non vengono
utilizzati insetticidi - informazioni sui fiori utili a fornire
polline e quindi cibo per api e impollinatori e le istruzioni per costruire
un rifugio per le api selvatiche.
(www.ecodibergamo.it)
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