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IN PRIMO
PIANO
Un progetto di tecnologia alimentare finanziato dall'UE per contribuire
a ridurre la povertà evitando gli sprechi alimentari
Milioni di persone povere in alcune delle
regioni più svantaggiate del mondo potrebbero presto essere aiutate
da un nuovo progetto di tecnologia alimentare finanziato dall'UE che riunisce
ricercatori provenienti da Europa, Africa subsahariana e Asia.
Il progetto triennale GRATITUDE ("Gains from losses of root and tuber
crops") riunisce 16 partner di progetto provenienti da Ghana, Nigeria,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno unito, Tailandia e Vietnam. Il progetto
ha ricevuto quasi 3 milioni di euro attraverso il tema "Prodotti
alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma
quadro dell'UE (7° PQ).
Coordinati da scienziati dell'Istituto di risorse naturali dell'Università
di Greenwich nel Regno Unito, i partner del progetto desiderano trovare
nuovi modi di ridurre gli sprechi durante la produzione di colture alimentari
fondamentali per le famiglie di alcune parti di Africa e Asia. Un altro
scopo del progetto è sviluppare nuovi prodotti come snack dalle
colture e così rivolgersi a nuovi mercati. Il fatto che il consorzio
è composto da partner del mondo accademico e di quello degli affari
contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo.
La manioca e l'igname sono importanti colture alimentari per circa 700
milioni di persone in tutto il mondo e le perdite relative a esse dopo
il raccolto sono significative. Queste perdite possono essere fisiche
o economiche, a causa della perdita di valore o della lavorazione in prodotti
di basso valore o può risultare da bio-sprechi. Riducendo queste
perdite, il ruolo di queste colture nella sicurezza alimentare e del reddito
si può migliorare.
Le perdite fisiche successive al raccolto sono eccezionalmente alte e
avvengono in tutta la catena alimentare. Le perdite del valore economico
sono anche alte, per esempio, i prezzi della manioca possono diminuire
fino all'85% in un paio di giorni dal raccolto. Il progetto si occuperà
anche di migliorare il modo in cui gli scarti come le bucce, gli scarti
liquidi e gli scarti delle fabbriche di birra vengono usati, in modo da
produrre prodotti di maggior valore per il consumo umano, compresi gli
snack, i funghi e i mangimi per gli animali.
Al momento, gli agricoltori possono perdere fino al 60% di igname e al
30% di manioca durante la lavorazione delle colture dopo il raccolto perché
marciscono, non sono conservate bene e a causa del trasporto e della perdita
di valore. I ricercatori sperano di ridurre queste perdite mettendo in
pratica migliori metodi di immagazzinamento e migliori tecniche di lavorazione
per ridurre gli scarti e trasformarli in qualcosa che abbia un valore.
Il successo di diversi prodotti in diverse regioni sarà condiviso
con i partner in altre parti del mondo attraverso link digitali. Si spera
che il progetto aiuterà le piccole e medie imprese (PMI) a stabilire
contatti con l'industria su larga scala e portare alla creazione di posti
di lavoro.
Il progetto comincerà lanciando schemi pilota per ridurre gli sprechi
in Nigeria, Ghana, Vietnam e Tailandia.
Il coordinatore del progetto Keith Tomlins dell'Istituto di risorse naturali
dell'Università di Greenwich ha descritto il progetto come uno
"schema ambizioso che potrebbe avere un effetto enorme su milioni
di persone".
Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di risorse naturali dell'Università
di Greenwich:
http://www.nri.org/
(Fonte: http://cordis.europa.eu)
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