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Contro il tarlo asiatico task force della Regione

Segugi anti-tarlo, piante spia e lotta biologica con insetti parassiti. Sono queste alcune strategie di contrasto al tarlo asiatico che saranno discusse in un simposio internazionale. Regione Lombardia, dal 9 all'11 maggio, chiama a Palazzo Lombardia, nella sala dei 500, i maggiori esperti mondiali sul terribile coleottero che da oltre 10 anni devasta parchi e giardini della Lombardia. Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis, questi i nomi scientifici dell'insetto alieno, importato accidentalmente dall'Estremo Oriente, probabilmente come larva nascosta all'interno degli alberi o all'interno di imballaggi in legno e che, da allora, ha colpito migliaia di piante.
 
INNOCUO PER PERSONE PROVOCA DANNI INGENTI - "Innocuo per le persone, il tarlo asiatico causa ogni anno danni ambientali ed economici ingenti - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura Giulio De Capitani -. Non esistono ancora strategie per debellarlo definitivamente. Da oltre 10 anni, il Servizio fitosanitario regionale e l'Ersaf si occupano di prevenire, individuare e circoscrivere i focolai per evitare una propagazione degli insetti che avrebbe effetti davvero devastanti. A rischio sono soprattutto i florovivaisti, già in difficoltà a causa degli elevati costi di mantenimento delle serre, per i quali il tarlo rappresenta una seria minaccia per la produzione e commercializzazione delle piante". "Con il coordinamento scientifico dell'Università di Milano - prosegue l'assessore - stiamo sperimentando strategie di lotta biologica e di interventi integrati per ridurre l'impatto dovuto ai tagli delle piante infestate, unico strumento riconosciuto ad oggi efficace". Ogni anno la Regione Lombardia promuove inoltre la campagna di comunicazione contro il tarlo asiatico. Le segnalazioni dei tanti cittadini, amanti delle passeggiate nel verde, sono infatti fondamentali per intervenire tempestivamente.
 
IL SIMPOSIO INTERNAZIONALE - Il simposio è finanziato e patrocinato dall'OCSE (Organization for Economic Co-operation and Development). Il Servizio fitosanitario regionale ha infatti partecipato nel 2011 al bando nell'ambito del programma 'Co-operative Research Programme', presentando una relazione sul problema del tarlo asiatico e i suoi effetti sull'economia mondiale. Il progetto lombardo è stato accolto positivamente dalle commissioni esaminatrici. "Con il simposio internazionale - precisa De Capitani - vogliamo mettere in comune le conoscenze e le esperienze maturate in varie parti del mondo ed elaborare, nel rispetto delle normative fitosanitarie comunitarie e nazionali, linee guida condivise di intervento e gestione degli insetti". La partecipazione al Simposio è gratuita e aperta a tutti ed è richiesta obbligatoriamente l'iscrizione tramite il sito Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido.
 
IL PIANO TRIENNALE DELLE ATTIVITÀ FITOSANITARIE - La lotta contro il tarlo asiatico rientra anche tra gli obiettivi speciali del piano delle attività fitosanitarie per il triennio 2012-2014, approvato dalla Giunta regionale il 28 febbraio 2012. Tra le priorità della programmazione, i piani di prevenzione per i settori del mais (Redness del mais), delle foreste (Bursaphelenchus xylophilus), del vivaismo (Phytophthora ramorum) e della IV gamma. Attenzione speciale, oltre che per il tarlo asiatico, anche per l'uso sostenibile dei fitofarmaci. Infine, per rendere sempre più efficace il servizio, le attività si concentreranno anche sugli aspetti "di sistema", con la riorganizzazione del Servizio fitosanitario, la semplificazione delle procedure e la riqualificazione degli Ispettori fitosanitari sulla base degli standard comunitari.
(Lombardia Notizie)


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