FATTI E PERSONE

Sicurezza alimentare: Italia in prima fila, controlli in aumento


L'Italia è in prima fila in tema di sicurezza alimentare. I controlli sulla filiera aumentano (la percentuale di non conformità dei residui è al di sotto della media europea), e il nostro Paese è il primo nella Ue per numero di segnalazioni. E' quanto emerge dai risultati 2011 del Piano nazionale integrato (Pni) dei controlli ufficiali in materia di alimenti, mangimi, sanità e benessere animale e sanità delle piante, presentati questa mattina a Roma nella sede del ministero della Salute, dal direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Silvio Borrello. Nel dettaglio, per quanto riguarda le ispezioni del Ssn, le imprese alimentari registrate sono 1.448.072, e su 660.804 controlli la percentuale di non conformità è stata del 10%, mentre negli stabilimenti di prodotti di origine animale (15.782), su 258.672 controlli la percentuale di non conformità è stata del 9%. Sulla sicurezza degli alimenti, lungo tutta la filiera sono stati 117.185 i campioni analizzati (percentuale di non conformità è stata dell'1%; per la vendita diretta di latte crudo, su 15.647 campioni analizzati, la percentuale di non conformità è stata dello 0,7% mentre per il piano nazionale residui, su 49.072 campioni analizzati, la percentuale di non conformità è stata dello 0,3%, al di sotto quindi della media europea (1%).
  L'Italia si distingue anche per essere il secondo Paese in Europa, dopo la Germania, per il numero di campioni analizzati di frutta e verdure. Per il controllo dei residui fitosanitari, il totale dei campioni analizzati sono 9.127, i campioni irregolari risultano lo 0,3% (media Ue è del 2,5%). Infine i dati sulle segnalazioni: L'Italia è il primo Paese Ue per numero di alert: 553, pari al 14,8% del totale europeo. Seguono il Regno Unito (512), la Germania (415) e la Spagna (298). In aumento le notifiche che da 3.040 del 2008 passano a 3.204 nel 2009 e 3.291 nel 2010. Al Piano nazionale integrato partecipano oltre al ministero della Salute, Regioni, Enti locali, Istituto superiore di sanità, carabinieri del Nas, ministero delle Politiche agricole, carabinieri del Nac, Corpo Forestale, Capitanerie di Porto, ministero dell'Ambiente, carabinieri del Noe, Agenzie delle Dogane e Guardia di Finanza. (Eli – www.agi.it)


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