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IN PRIMO
PIANO
Si apre Rio+20 ed in rete spunta la 'top-ten' del mondo migliore
Il testo su cui sono chiamati ad esprimere una decisione finale è
stato già ampiamente bollato come scarsamente ambizioso e povero
di contenuti
Ieri è iniziato a Rio il vertice dei Capi di Stato chiamati a discutere
su sviluppo ed equilibri eco sostenibili del Pianeta. Il testo su cui
sono chiamati ad esprimere una decisione finale è stato già
ampiamente bollato come scarsamente ambizioso e povero di contenuti. Sul
tavolo della conferenza, come prevedibile, ci sarà quindi un documento
di compromesso, frutto di veti e concessioni incrociate delle diverse
Cancellerie. Quello che sarà assente invece è l’elenco
delle priorità che il popolo della rete ha indicato, rispondendo
al sondaggio on-line pubblicato sul sito ufficiale della conferenza.
Martedì sera alle 22,30, ora italiana, gli organizzatori hanno
recapitato nelle caselle di posta elettronica dei sottoscrittori i risultati:
una ‘top ten’ di desiderata che mette al primo posto le energie
rinnovabili con l’abolizione di ogni sovvenzione ai combustibili
fossili. Quindi la richiesta di ripristinare entro il 2020 i 150 milioni
di ettari di foreste abbattute o degradate e la tutela dell’acqua
con la protezione degli ecosistemi e la biodiversità. Legata alla
sicurezza dell’approvvigionamento idrico c’è la promozione
di sistemi alimentari sostenibili che contribuiscano al miglioramento
della salute.
Al sesto posto il problema dell’inquinamento del mare e degli oceani,
con la plastica come prima imputata ma al cui corretto smaltimento si
deve arrivare attraverso l’educazione e la collaborazione della
gente. E l’educazione viene chiamata in causa al quinto punto dove
si chiede che si rafforzino i programmi di educazione globali per sradicare
povertà e realizzare lo sviluppo sostenibile.
Al quarto posto c’è la raccomandazione sui rifiuti da utilizzare
come fonte energetica rinnovabile in ambito urbano, quindi la richiesta
di eliminare i ‘sussidi dannosi’ e sviluppare regimi fiscali
‘verdi’, mettere l’educazione nel cuore del programma
di obiettivi di sviluppo sostenibile e, infine, promuovere le riforme
fiscali che incoraggino la tutela dell’ambiente e dei poveri. Una
serie di punti concreti e scelti con cura tra diverse decine dal popolo
della rete. Ci sarà qualcuno disposto a tenerne conto? (www.adnkronos.com)
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