|
IN PRIMO
PIANO
Outlook dei consumi
Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane
L’outlook in sintesi
Clima di fiducia in calo, ridotte capacità di risparmio e spese
obbligate in aumento, definiscono un quadro congiunturale molto difficile.
Nei primi mesi del 2012 appare quasi impossibile prevedere una ripresa
effettiva dei consumi già da lungo tempo in una fase stagnante.
La pressione fiscale in aumento ed i prezzi ormai fuori controllo dei
prodotti energetici e delle utenze domestiche non fanno altro che accelerare
la recessione in atto diffondendo un clima di insicurezza per il futuro
in molte famiglie a basso reddito e spingendo ad un atteggiamento di forte
cautela anche le famiglie con buone o elevate possibilità di spesa.
Ecco, in sintesi, i principali risultati dell’Outlook Censis-Confcommercio
realizzato a marzo 2012:
* Più del 70% delle famiglie ha dichiarato
di avere incrementato le proprie spese per carburanti ed un ulteriore
70% lamenta maggiori spese per le utenze domestiche (Fig. 1). E’
sempre più diffusa la sensazione di un incremento dei prezzi delle
spese obbligate, che spinge in alto la spesa delle famiglie, riducendo
in realtà il reddito disponibile.
* Meno del 10% delle famiglie è riuscito
a risparmiare, nel corso degli ultimi sei mesi, una parte delle entrate
familiari; era il 28% a metà del 2011. Si diffonde sempre di più
la sensazione di spendere tutto o quasi tutto ciò che si guadagna:
è di questa opinione quasi l’80% delle famiglie contattate
ed era il 53% a metà del 2011 (Fig. 2).
* In questo contesto di incertezza si diffonde
un atteggiamento di moderazione e di contenimento delle spese (Fig. 3):
l’87% delle famiglie contattate ha riorganizzato le spese alimentari
optando sempre più frequentemente per le offerte speciali e prodotti
meno costosi, il 78% riduce pranzi e cene fuori casa, il 63% ha ridotto
gli spostamenti in auto o scooter per cercare di risparmiare sul consumo
di benzina, il 40% ha rinunciato alle spese per abbigliamento e calzature.
Il quadro che emerge non è quello di un Paese impoverito, ma più
oculato nelle spese, il che ovviamente non aiuta ad uscire dalla spirale
di bassa crescita in cui il Paese si trova da lungo tempo.
* Le previsioni di spesa delle famiglie sono,
pertanto, ridotte al minimo; non più del 5% degli intervistati
prevede di effettuare a breve l’acquisto di un elettrodomestico,
o l’acquisto di nuovi mobili per la casa o interventi di ristrutturazione
dell’abitazione (Fig. 4). Tale quota è la più bassa
registrata negli ultimi anni. Molte sono, viceversa, le famiglie che per
il momento procrastinano spese che erano in programma fino a poche settimane
fa.
* Il clima di fiducia risulta, nei primi mesi
dell’anno, ulteriormente deteriorato rispetto a quanto si rilevava
a metà del 2011, in una fase già di diffuso scoraggiamento
tra le famiglie italiane: diminuiscono di 5 punti percentuali le famiglie
che guardano con ottimismo il futuro ed aumentano di 6 punti le famiglie
pessimiste (Fig. 5). La quota di ottimisti è la più bassa
degli ultimi tre anni. Molto diffusa, inoltre è l’idea che
le misure più recenti varate dal Governo abbiano un effetto depressivo
sulla capacità di spesa delle famiglie: il 61% degli intervistati
ritiene che nel 2012 starà peggio rispetto al 2011, appena il 20%
ritiene che disporrà di meno denaro a causa del maggiore livello
di tassazione, ma che i sacrifici saranno utili al Paese ed il 19% ha
indicato che non migliorerà né peggiorerà rispetto
a prima.
________________________________________
Nota
L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.200 famiglie
stratificate per macro-area di residenza, per ampiezza demografica del
comune di residenza, per età del capofamiglia e tipologia familiare.
La rilevazione è stata svolta nel corso delle ultime due settimane
di marzo 2012 attraverso la somministrazione di un questionario a risposte
chiuse per via telefonica con metodo CATI.
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|