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IN PRIMO
PIANO
Agroalimentare: Cia, bene Nac. Ogni anno prodotti
clandestini per 2 mld
Ogni anno entrano clandestinamente in Italia prodotti alimentari per un
valore di 2 miliardi di euro. E di questi ben tre su quattro vengono dalla
Cina. Si tratta di un vero e proprio ''scippo'' al ''made in Italy'' agroalimentare,
fatto di eccellenza e di trasparenza. Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, commentando il maxisequestro del Nucleo antifrodi
dei Carabinieri di Roma, Parma e Salerno, che hanno confiscato 4,5 tonnellate
di doppio concentrato di pomodoro spacciato per italiano, ma in realtà
''made in China'' e 3.100 tonnellate di vino con false etichette Doc e
Docg.
''In particolare - sottolinea la Cia - a varcare irregolarmente i confini
dello Stivale dalla Cina sono soprattutto i derivati del pomodoro, cresciuti
di oltre il 130 per cento negli ultimi due anni, e poi ortaggi, legumi,
mele e funghi. Quello dei prodotti 'clandestini' è un segmento
importante della contraffazione alimentare, che complessivamente tra falsi
e tarocchi sottrae ogni anno all'agroalimentare italiano ben 7 miliardi
di euro. Un business illecito pagato prima di tutto dai consumatori a
tavola che, nonostante l'efficacia dei controlli, rischiano di ritrovarsi
nel piatto cibi senza alcuna garanzia. Ma anche i produttori che lavorano
quotidianamente per la qualità e per l'eccellenza del 'made in
Italy' scontano in prima persona le conseguenze di truffe e frodi, che
sottraggono 3 milioni di euro al giorno alle aziende italiane''.
''E' per questo che è sempre più necessario usare 'tolleranza
zero' nei confronti degli autori delle truffe e degli 'inganni a tavola'
- conclude la Cia - intensificando prima di tutto la rete dei controlli,
che sono indispensabili per salvaguardare la salute pubblica e per tutelare
la nostra agricoltura tipica e di qualità''. (www.asca.it)
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