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IN PRIMO
PIANO
WWF, cibo sano per un ambiente sano
Calcolare l’impronta di carbonio degli alimenti, farsi guidare dai
ragazzi alla scoperta della spesa sostenibile, imparare a fare il pane
e i biscotti, scoprire la biodiversità del territorio cucinando
con le erbacce, seguire i corsi per docenti sull’alimentazione sostenibile,
seminare e piantare alberi da frutta, sono alcune delle moltissime attività
organizzate dal WWF Italia all’interno delle 700 iniziative della
Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, in corso in
questi giorni. L’evento centrale sarà "Madre Terra:
Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema” il convegno del 21 novembre
a cui parteciperà anche il WWF Italia, che negli ultimi due anni
ha dedicato i programmi per le classi Panda Club proprio all’alimentazione
sostenibile, con il Presidente Stefano Leoni all’Università
La Sapienza di Roma. (dalle ore 12.00, presso il Chiostro della Facoltà
di Ingegneria, San Pietro in Vincoli, Università di Roma La Sapienza
- Sala degli Affreschi, Via Eudossiana 18) Per il WWF, che ha dedicato
al tema dell’alimentazione la piattaforma web interattiva ONE PLANET
FOOD www.oneplanetfood.info , è fondamentale sottolineare il nesso
che esiste tra produzione e consumo di cibo, ribadendo come la salute
delle persone sia legata a quella degli ecosistemi: esiste infatti un
collegamento molto forte tra una dieta equilibrata dal punto di vista
nutrizionale e la sostenibilità ambientale e formare studenti e
cittadini affinché comprendano l’alimentazione nelle sue
implicazioni ambientali, economiche, sociali e siano motivati ad agire.
“La filiera agroalimentare è tra i principali fattori di
pressione ambientale, in particolare rispetto al consumo e degrado del
suolo, alla perdita di habitat e specie, al cambiamento climatico, al
sovrasfruttamento delle risorse idriche, alle emissioni di sostanze inquinanti
fino all’alterazione dei cicli naturali di azoto e fosforo, connessa
con l’uso di fertilizzanti” dichiara Eva Alessi responsabile
sostenibilità WWF Italia - “Il WWF svolge da anni un’attività
di educazione al consumo per rendere tutti più consapevoli non
solo dei propri bisogni, ma anche della qualità e del valore delle
cose che acquistano. Educando sul come e perché la spesa influisca
sull’ambiente, su cosa valutare per ridurre l’insostenibilità
degli acquisti e su come fare la spesa rispettando criteri di responsabilità
ambientale e tutela della salute, il WWF favorisce processi di consumo
critico”. (www.agenparl.it)
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