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IN PRIMO
PIANO
Ue: bilancio 2014-2020, per agricoltura -25,5 mld
Fonti commissione: ''un disastro, rischio rinazionalizzazione''
Un taglio dei fondi per la politica agricola
comune (Pac) pari a 25,5 miliardi per il periodo 2014-2020: è quanto
prevede l'ultima bozza di bilancio pluriennale rispetto a quanto proposto
della Commissione. Fonti dell'esecutivo comunitario parlano di ''disastro''
per la Pac e di ''rischio rinazionalizzazione'. L'agricoltura italiana
rischia di perdere complessivamente 4,5 miliardi di euro a causa dei tagli
previsti nell'ultima proposta di bilancio Ue 2014-2020.
Secondo quanto appreso dall'Ansa l'Italia potrebbe perdere oltre 2,5 miliardi
di aiuti diretti ai produttori e 2 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale.
Causa i tagli previsti dalla bozza sul bilancio pluriennale 2014-2020,
presentata dal presidente permanente del Consiglio, Herman Van Rompuy,
spiegano all'ANSA fonti della Commissione Ue, ''l'Italia rischia quindi
di perdere - in termini reali e rispetto al 2013 - l'8,9% sugli aiuti
diretti Ue ai produttori italiani, e il 18,7% dei finanziamenti per lo
sviluppo delle sue aree rurali''. In realtà i finanziamenti per
la politica agricola comune (Pac) 2014-2020, sono a rischio per tutti
i 27 Stati membri. Infatti, la perdita media Ue - in termini reali -degli
aiuti diretti agli agricoltori è stata calcolata al 6,1%, mentre
la perdita media Ue sui fondi destinati allo sviluppo delle campagne al
19,6%.
Proprio in relazione alla diversità di intervento nei confronti
dei cosiddetti due 'pilastri' della Pac (ossia gli aiuti diretti ai produttori
e i fondi per lo sviluppo rurale) il Rappresentante permanente italiano
presso l'Ue, Ferdinando Nelli Feroci, ha tenuto a precisare: ''noi
chiederemo - se riduzione ha da esserci - che sia proporzionale''.
''Le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo sul futuro quadro
finanziario dell'Europa appaiono molto preoccupanti per i tagli proposti
alla politica agricola comune''. Così Paolo De Castro, presidente
della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo,
commenta la proposta del presidente della Consiglio Ue Herman Van Rompuy
di tagli al budget 2014-2020 dell'Unione europea che comporterebbero circa
25,5 miliardi in meno per il budget Pac. ''Una proposta inaccettabile
- ha proseguito De Castro - sotto il profilo delle risorse e rispetto
alla quale il Parlamento europeo farà una battaglia dura, ma anche
una proposta dalla quale è possibile rilevare una profonda innovazione
in termini di contenuti, che ribalta, almeno parzialmente, le intenzioni
della Commissione. La proposta Van Rompuy, infatti, rimette al centro
il tema della sicurezza degli approvvigionamenti e il tema del lavoro,
in pratica assenti nelle proposte di Ciolos. (www.ansa.it)
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