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IN PRIMO
PIANO
- 50 % pesce in mare
Manovra: Coldiretti, si ferma la pesca. ImpresaPesca Coldiretti,
fronteggiare la crisi più grave da vent’anni
Il fermo temporaneo dell’attività di pesca per periodo
fino a 45 giorni risponde all’esigenza di salvare la produzione
ittica Made in Italy dopo il crollo del 50 per cento fatto registrare
in Adriatico nei primi mesi del 2011. E’ quanto afferma ImpresaPesca
Coldiretti nel commentare l’articolo contenuto nella bozza di manovra
economica proposta dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti nella
quale si legge che al fine di "fronteggiare lo stato di eccezionale
sovrasfruttamento delle risorse ittiche" e per "far fronte al
rialzo dei costi energetici e di produzione che hanno determinato ripercussioni
negative nei confronti del reddito degli operatori del settore",
"è concesso, per impresa, l'arresto temporaneo dell'attività
di pesca per le imbarcazioni a strascico e/o volante, per un periodo da
un minimo di 30 a un massimo di 45 giorni a decorrere dalla data di entrata
in vigore del provvedimento". Le modalità di attuazione -
sottolinea la Coldiretti - saranno stabilite con decreto del ministro
delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), sentita la
commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura e "in
conseguenza del fermo temporaneo" il Mipaaf "è autorizzato
a concedere alle imprese di pesca una compensazione". per questo
sono stati stanziati 22 milioni di euro per l'anno 2011. Se confermato
il provvedimento - sottolinea ImpresaPesca Coldiretti - punta a salvare
il pesce italiano, dopo il crollo delle catture nazionali e l’aumento
delle importazioni dall’estero di pesce e preparazioni di pesce
che nel primo trimestre del 2011 hanno fatto segnare un vero e proprio
boom in valore (+13 per cento). “Occorre però che in Adriatico
il fermo venga stabilito per tutti i 45 giorni del periodo massimo previsto,
per fronteggiare quella che è la crisi più grave da vent’anni
a questa parte e che ha coinvolto tanto il pesce bianco quanto quello
azzurro - sottolinea Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti ImpresaPesca.
Oltre a ciò andrebbe incentivato dalle singole Regioni un ulteriore
periodo di stop di una quindicina di giorni da effettuarsi tra gli operatori
su base volontaria, unità ovviamente a provvedimenti di tutela
della territorialità. A tale riguardo - conclude ImpresaPesca Coldiretti
- abbiamo già registrato la disponibilità di alcune amministrazioni,
proprio in considerazione della gravità della situazione, specialmente
per il settore della pesca a strascico”. (www.coldiretti.it)
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