PRODOTTI GLI USA APPREZZANO I PRODOTTI AGROALIMENTARI VENETI - ATTENZIONE DEGLI IMPORTATORI LOCALI E ORDINATIVI (AVN) - Venezia, 2 nov. - "Il gradimento del mercato statunitense verso i prodotti agroalimentari veneti di qualità è stato esplicito e concreto: nel corso delle manifestazioni promozionali organizzate dalla Regione a Miami e New York la scorsa settimana le aziende presenti hanno trovato importatori locali disponibili e molte sono tornate a casa con ordinativi già sottoscritti. Credo che già questo fatto testimoni la bontà di una formula che sta dando ottimi frutti". Lo afferma l'assessore all'agricoltura del Veneto Giancarlo Conta, di ritorno dagli USA, dove ha partecipato alle due iniziative di valorizzazione realizzate nell'ambito del programma pluriennale "l'Agroalimentare veneto e il suo territorio in Nord America". Alle manifestazioni, svoltesi appunto a Miami e New York, con la presentazione dei prodotti e dei produttori e la realizzazione di workshop con stampa e gli operatori commerciali statunitensi (coordinate a gestito d'intesa tra Regione Veneto e Istituto per il Commercio estero), hanno aderito 23 aziende, delle quali 18 del settore vitivinicolo. A Miami l'iniziativa è stata attuata in sinergia con "Vinitaly U.S. Tour", organizzata dall'Ente Veronafiere, mentre la presenza veneta nella Grande Mela si inseriva all'interno del progetto "Naturalmente italiano", finanziato con il programma interregionale "Promozione commerciale nei mercati esteri". I risultati sono stati molto soddisfacenti - ribadisce Conta - e li definirei anzi assolutamente lusinghieri, a testimonianza del favore con il quale il mercato USA guarda all'agroalimentare italiano e ai prodotti eccellenti che il Veneto è in grado di proporre. Vogliamo e dobbiamo essere presenti su un mercato così importante - conclude l'assessore - e l'apprezzamento degli operatori USA è stato evidente, segno anche dell'ottimo rapporto prezzo - qualità che riusciamo a mantenere, nonostante il rapporto dollaro - euro ci possa apparentemente penalizzare. Sebastiano Carron
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