PRODOTTI

Il Gallo Nero fa (finalmente) chicchirichì

Questa chiara metafora sta a dare rilievo ad un evento positivo per la vitivinicoltura nazionale. La riunificazione sotto lo stesso marchio del Gallo Nero della maggior parte dei produttori del Chianti classico. Non è cosa da poco dopo anni di diatribe, distinguo e più o meno soffocate baruffe intestine; ora questo celebre vino avrà un’identità univoca pur nel rispetto dei singoli produttori. In altri termini i rispettivi brand saranno sempre riconoscibili ma sulle bottiglie la fascetta con il galletto fungerà da autentificazione e garanzia che trattasi di autentico Chianti classico Docg.
Di questo risultato va dato merito al lavoro effettuato faticosamente dal Consorzio (oltre 600 associati) capitanato da suo presidente Vittorio Pozzesi e dal direttore generale Giuseppe Liberatore che sono riusciti a compattare e coagulare personalità, interessi e risorse con lo scopo di salvaguardare e porre in evidenza un patrimonio enoico a rischio di caos. Fermo restando che il nome Chianti - riguardo al vino beninteso - è noto nei quattro angoli del pianeta, è risultato evidente che all’interno di questo macro universo (70mila ettari di vigneti allevati) esistessero delle eccellenze, dei premium, per dirla col linguaggio del marketing, e queste eccellenze sono traducibili con il suffisso “Classico”, quindi Chianti Classico Docg proveniente da vitigni specializzati circoscritti in un area di “soli” 7.000 ettari dai quali si ricavano annualmente all’incirca 280.000 ettolitri di vino di cui il 56% viene spedito all’estero (Usa 30%, Germania 24%) quindi Inghilterra e altri Paesi Ue con occhio attento ai mercati emergenti.
Per sottolineare sia l’evento sia il “distinguo” di questo vino rispetto al fiume di Chianti che scorre ovunque, con un investimento di 2 milioni di euro il Consorzio ha dato mandato all’agenzia Saatchi&Saatchi di organizzare una campagna stampa nazionale (per ora) pianificata sui maggiori quotidiani e riviste. La raffinata campagna, invero ai limiti del concettuale, mira a sensibilizzare un target evoluto, di fini conoscitori di Bacco o comunque di individui che sanno apprezzare la qualità. Tradotto nel linguaggio quotidiano, di persone che sanno bere. (g.c.)