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ENTI E
MINISTERI
Nota dell’onorevole Angelo Zucchi, capogruppo dell’Ulivo in
Commissione Agricoltura alla Camera, in merito alle recenti notizie e
dichiarazioni sul tema dell’apertura verso i mercati USA e Cina
per i vini d’Oltrepò.
«Ho letto e sentito diverse
voci, in questi giorni, sulle diverse strategie per tentare di affermare
i vini oltrepadani nei mercati esteri. Gli Stati Uniti da una parte, la
Cina dall’altra, sono certamente spazi di grande interesse per i
produttori, questo è ovvio. Ma è altrettanto chiaro che
l’esigenza di fare sistema – soprattutto nel marketing –
è imprescindibile per sperare di ottenere risultati».
«È importantissimo fare sistema» sottolinea Angelo
Zucchi «e altri territori si sono già organizzati in questo
senso, piuttosto che attrdarsi a discutere progetti unitari troppo ambiziosi
che oggi non hanno il consenso unanime. Progetti che spesso sfociano nell’immobilismo
– e sappiamo che stare fermi sul mercato significa andare indietro
– o nel semplice “nulla di fatto” per cui ognuno continua
sulla propria strada in autonomia. Ed è ciò che rischiamo
di vedere in questi giorni».
Capogruppo in Commissione Agricoltura, Zucchi ha visto da vicino i passaggi
cruciali della legge Finanziaria in questi settori:
«E’ utile ricordare che in Finanziaria sono stati inseriti
dei fondi per cofinanziare e sostenere le spese per l’internazionalizzazione
e dunque per le attività di marketing dei nostri prodotti all’estero.
Credo che questa sia un’occasione imperdibile per la promozione
e spero che possa funzionare da stimolo per un’azione unitaria dei
produttori, questa sì, finalizzata a tale scopo».
«E tanto per essere pratici» prosegue l’onorevole Zucchi
«vorrei segnalare che proprio in questi giorni il Ministero delle
Politiche Agricole ha indetto un bando (che scade il 31 marzo) per finanziare
progetti di promozione e marketing da realizzare nei Paesi Terzi, cioè
extra UE. Voglio dire che l’attenzione per queste esigenze c’è
ed è ben focalizzata, è anzi una delle linee strategiche
di azione dei prossimi mesi e anni per questo Governo».
Con l’avanzare della riforma dell’Organizzazione Comune dei
Mercati, che riguarderà anche il vino, Zucchi sostiene che «il
passaggio cruciale sia quello di riuscire a spingere l’Oltrepò
e il suo vino fuori dai propri confini. Non ha più senso nemmeno
pensare a politiche protezionistiche o ad altri artifici per frenare l’aumento
dei prezzi: la riforma ci chiederà di ridurre la produzione anche
attraverso l’estirpazione di vigneti: ma un vigneto estirpato in
Oltrepò rischia di trasformarsi in un vigneto trapiantato in Australia.
Allora» conclude Zucchi «dobbiamo porci il problema di come
conquistare nuovi spazi di mercato e velocemente, prima che i paesi emergenti
ci possano superare».
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