ENTI E MINISTERI

Ue, Germania blocca riforma biologico

Chiede ritiro proposta Commissione

La Germania sta bloccando la riforma del biologico in Europa: insieme ad altri Partner europei, non appare per ora pronta a fare un ulteriore passo in favore del rafforzamento della produzione biologica, soprattutto quella importata dal mercato mondiale, i cui prodotti presentano standard qualitativi non sempre conformi alle rigide regole europee.
Insomma, la 'rivoluzione' che doveva scaturire dalla proposta della Commissione europea nel marzo scorso, dovrà quasi certamente ancora attendere per realizzarsi, tanto più che il Parlamento Ue ha spostato a maggio il suo parere sul dossier. E' l'amara constatazione a cui giungono diversi esperti del settore a Bruxelles, all'indomani della dodicesima riunione organizzata a livello europeo dalla presidenza italiana dell'Ue.
Certo - spiegano le fonti - il pressing continuo dell'Italia porterà a dei risultati, ma di fatto il muro alzato dalla Germania, sostenuta da Olanda, Danimarca, Austria e Lussemburgo e altri Partner sta ritardando la riforma del settore.
Berlino, in particolare, non ne vuole sapere della proposta dell'Esecutivo Ue, ne chiede il ritiro puro e semplice. Il problema di fondo - secondo le fonti - risiederebbe tra l'altro nella proposta di modificare il sistema delle importazioni nell'Ue di prodotti biologici, allo scopo di armonizzare gli standard di qualità e ridurre gli organismi di controllo. Basti pensare che l'Ue importa prodotti biologici da 130 Paesi terzi con 70 diversi standard produttivi: solo in Cina esistono 10 organismi di controllo per il bio che applicano standard diversi. Del resto questo avviene pure nell'Unione. (www.ansa.it).


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